Ho un carattere un po’ difficile. Mi ritengo una persona molto buona, ma ho un grande difetto. Se voglio dire una cosa la dico e basta, non ci sto a pensare troppo sopra. In fondo potrebbe anche essere un pregio.
Quando ero adolescente, prima della maggiore età, invece ero molto diverso. Ero taciturno, parlavo poco e mi tenevo tutto dentro. Poi a vent’anni sono esploso.
Il vaso di Pandora si è scoperchiato e quello che è uscito di certo non è piaciuto a tutti. Da introverso e se vogliamo passivo che ero mi sono ritrovato con un maledetto mostriciattolo dentro che voleva a tutti i costi affermarsi e farsi riconoscere.
Non so cosa sia accaduto di preciso a ridosso dei miei vent’anni. Ma qualcosa capitò. Una fortissima crisi nervosa ed esistenziale ha cancellato con un colpo di spugna il vecchio Vittorio e ne ha forgiato uno nuovo.
E fu così che non seppi più cosa fosse la timidezza e ogni cosa che facevo la portavo a termine con costanza, determinazione e metodo.
Da quel momento diventai un vero rompicoglioni. Da quel punto in poi non ero più io a dovermi plasmare per adattarmi al mondo.
No, era il mondo che doveva cambiare, proprio perché io non sarei mai tornato indietro per cambiare le mie idee.
Ed oggi sono ancora così. Non importa chi tu sia. Se il presidente degli Stati Uniti, l’imperatore della Galassia di Andromeda o il Papa bianco, buono e depilato. No, non importa. Da me verrai trattato come tutti gli altri esseri umani.
Perché non serve essere geni per capire che viviamo tutti sotto lo stesso cielo. E non serve un Nobel per comprendere che prima o poi la vita di tutti finirà e dopo di essa non possiamo sapere con certezza cosa c’è o cosa non c’è.
E’ dai miei vent’anni che vivo la vita al 1000%. E chi mi dice che sono un pazzo, un visionario, uno sconsiderato, un maleducato e un irresponsabile non ha capito una cosa fondamentale.
Che la vita è una sola e non basterà un castello di morali e di santoni per abbattere la missione di uno spirito libero come il mio.
La missione di chi non ha paura. La missione di chi fa della felicità un mantra ad ogni secondo della propria esistenza.
Buona giornata
Sprappi