Tra poco è Natale. E chi se ne fotte.

Come ogni anno è arrivato il tempo di organizzare la Cura Salentina. Con l’anno nuovo scenderò dal mio amico Dario a Lecce per una settimana in cui curerò la mente e lo spirito grazie alle magnificenze di quella terra.

Fa bene a tutti ogni tanto cambiare aria e staccare dalla routine. Vuoi o non vuoi il trader è una persona generalmente molto metodica ed abitudinaria. E’ molto difficile diventare trader se sei una persona incostante nella psiche e nel comportamento. Ti serve linearità, costanza. Anche le passioni devono esserci ma moderate.

Ogni estremo non va bene per questo lavoro, e proprio per questo motivo esiste una spietata selezione naturale. Ai mercati non gli importa nulla se sei una persona timida, emotiva, iraconda o passionale.

Chi se ne frega della tua emotività. Qui ciò che conta sono solo gli spostamenti del prezzo e i numeri che riesci a portare costantemente a casa.

In questo periodo ho ricominciato a prendere lezioni di canto. Non perché io faccia cagare a cantare, ma perché la formazione continua è fondamentale anche in ambito artistico. Il mio insegnante ha studiato e si è certificato con Seth Riggs, uno degli insegnanti di canto più famosi al mondo, e che ha insegnato a cantanti del calibro di Michael Jackson e Stevie Wonder. Come sappiamo, l’eccellenza ripaga sempre, anche in ambiti diversi da quello finanziario.

Investo tanto in formazione. Se spendo 10 per formarmi da un’eccellenza sono già sicuro che mi ritorneranno almeno 100 di profitto pulito.

Non c’è nulla di peggio di credersi arrivati. Niente è arrivato, perché tutto è in continuo movimento, in perpetua evoluzione. Chi si ferma è davvero perduto. Sarebbe bello imparare una volta e per sempre. In alcuni casi vale questa regola, ma in altri no.

Ad esempio le dinamiche che insegno nel Master in Dinamica dei Market Movers erano, sono e saranno sempre le stesse nei secoli dei secoli. Di questo puoi averne assoluta certezza, in quanto il metodo che i Market Movers utilizzano per fregare i soldi dei piccoli pesci massimizza già i loro profitti. Non c’è modo di migliorare ulteriormente le fondamenta della manipolazione.

Ma questo non vuol dire che non devi studiare mai più e rilassarti eccessivamente. Io, nonostante i miei risultati, passo interi fine settimana a studiare i grafici, intento a capire se c’è qualcosa di nuovo che bolle in pentola.

Tra poco è Natale. E chi se ne fotte.

Il Natale è solo uno dei tanti pretesti del sistema economico per toglierti soldi dalle tasche. Ma non l’hai ancora capito? Il sistema fa leva sulle tue emozioni, sulle tradizioni. Ti imbottiscono la testa di fregnacce da quando sei piccolo, per coltivare il futuro consumatore che sarai da grande.

Se la gente smettesse in massa di comprare cazzate per le feste natalizie il Natale scomparirebbe nel giro di qualche decennio. Così come accadrebbe a Pasqua se la gente non andasse sempre a pranzo fuori, e a San Valentino se si capisse che ci si può amare anche senza cioccolatini e regalini imposti a scadenza.

Ma in fondo i caproni fanno comodo anche a me. Ci ho costruito un impero sull’ignoranza della gente. E quando vedo un barbone senzatetto ranicchiato sotto il gelo di un portico di dicembre mi piace pensare che anche lui ha contribuito alla mia fortuna.

Nessuna pietà per il trader, nessuna compassione per l’investitore che è in me. Roba da cristiani perseguitati. Roba da chi crede ancora che Babbo Natale non lavori per le multinazionali.

Buon fine settimana

Sprappi

6 thoughts on “Tra poco è Natale. E chi se ne fotte.

  1. Ciao Vittorio

    La maggior parte delle ricorrenze dei nostri giorni, sono diventate un inutile sperpero di risorse da parte dei più. Alcune sono nate con questo preciso scopo, altre invece, lo sono diventate solo grazie all’ipocrisia e alla stupidità di molta gente, con comportamenti che possiamo ben notare ogni giorno, semplicemente uscendo di casa. Come molte altre cose, credo che il problema non sia una determinata ricorrenza o situazione in se, quanto invece l’atteggiamento che la gente tiene verso di essa. Come affermi tu, il sistema ci inculca idee assolutamente sbagliate fin da piccoli, per farci diventare dei burattini nelle sue mani. Sta a noi sforzarci il più possibile di estraniarci da questo circolo vizioso, per quanto possa essere difficile.
    Qui potremmo ricollegarci a vari discorsi e tematiche che abbiamo affrontato sul blog, riguardo l’atteggiamento mentale e l’autocontrollo che ci portano a essere profittevoli o meno (l’argomento principale è il trading, certo, ma penso che le stesse considerazioni si possano applicare in ogni situazione della nostra vita).

    Un’altra affermazione che considero molto veritiera è senza dubbio “chi si ferma è perduto!” La formazione riveste un’importanza fondamentale nella nostra vita in genere…non bisogna mai credere di essere giunti alla perfezione, ma credere che si possa sempre imparare e migliorarsi, perchè la verità è questa.

    Un saluto, buon fine settimana anche a te

    • Ciao Stefano, pensa che la mia famiglia lavora da generazioni nel commercio alimentare ed il 60% del fatturato lo ha sempre fatto nel periodo di Natale. Questa la dice lunga su quanto la gente sia idiota.

      Buona giornata
      Vittorio

  2. Ciao Vittorio.
    Quello che affermi è verissimo, ormai le feste comandate Natale, Pasqua ecc, si sono trasformate, di religioso è rimasto ben poco, sono diventate puro consumismo.
    Lavoro in un centro commerciale, in un negozio di elettronica.
    Oggi è incominciato il sottocosto, il collega apre la saracinesca ed entra un folto gruppo di persone, tutte dirette verso il reparto telefonia.
    Io ed un altro collega ci siamo guardati e ci siamo detti, ma gli italiani sono proprio tutti cretini?
    Magari non mangiano pur di potersi comprare l’ultimo cellulare.
    Siamo ormai una società decadente che non ha futuro.

    Buona serata

    Gianni

    • Ciao Gianni, grazie per la tua testimonianza diretta. Non sono solo gli italiani, in tutto il mondo il consumismo è diventato una vera e propria malattia psichiatrica. La maggior parte dei poveracci va a lavorare per pagare la macchina con cui vanno a lavorare. Dei geni insomma. Ma non c’è da stupirsi. La piccolezza dei miserabili è dimostrata molto bene dall’infamia delle loro vite immonde.

      Buon fine settimana
      Vittorio

  3. Ciao Vittorio !

    Ben detto : “e chi se ne fotte” , nonostante io sto’ a piu’ di 10.000 km dall’Europa , anche qui festeggiano anche se in maniera molto minore il Natale , questa e’ la conferma che ormai ogni angolo di mondo e’ completamente assuefatto al capitalismo anarchico ,ogni occasione e’ buona per far alimentare la macchina del consumismo ed e’ evidente come il sistema economico usa i consumatori come suoi alleati per garantire la mortalita’ dei suoi prodotti che di conseguenza e’ la garanzia della sua immortalita’ , un vizio “circolare” senza fine !

    Buona vita !

    Luca

    • Ciao Luca, in fondo meglio per noi. Senza gente che spende compulsivamente e si fa il culo per sopravvivere la nostra ricchezza non sussisterebbe.

      Buona giornata
      Vittorio

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