La maggior parte delle persone che mi scrivono per sapere dettagli sui corsi che faccio partono già con un approccio sbagliato all’intera questione.
La domanda che mi viene posta frequentemente è: “ma quanto riuscirò a guadagnare dopo aver fatto il tuo corso?“. Domande del genere le fa solo un impiegato che non ha mai lavorato da libero professionista. Chi non ha capi e non li vuole avere non si sognerà mai di chiedere a nessuno quanto potrà guadagnare perché si prende lui stesso l’intera responsabilità di questa risposta.
Quello che rispondo di solito è: se ci metti impegno, costanza, tenacia, disciplina e talento il mio corso può farti diventare ricco in poco tempo. Se poi riesci ad osservare i grafici come un bambino, come abbiamo detto nell’articolo precedente, hai già tutto quello che ti serve per diventare un trader di immenso successo.
La domanda giusta che mi dovrebbero fare è: “quanto posso rischiare col tuo metodo?“. La gente quando si parla di trading è tendenzialmente avida, pensa subito ai potenziali profitti senza mettere prima sul piatto della bilancia il rischio massimo che ci si può permettere ad ogni singola operazione. Il concetto è banale quanto realista: più denaro hai più puoi rischiare. E’ chiaro che l’1% di 10.000 euro sono 100 euro, mentre l’1% di 2000 euro sono 20 euro. Con un conto sottocapitalizzato non puoi pensare di fare i miliardi, almeno non prima di avere ricapitalizzato bene il conto.
I miei lettori affezionati lo sanno bene. Sono partito con 2.000 euro, li ho fatti diventare 4.000, ho prelevato i 2.000 euro iniziali ed ho ricominciato da 2.000 ricapitalizzando fino a 10.000. Attualmente, salvo quando il mercato è particolarmente volatile, lavoro con in conto 10.000 euro. Il mio rischio massimo ad operazione cerco di tenerlo sotto l’1% del denaro che ho in conto, che in certi periodi di ricapitalizzazione può anche superare di gran lunga i 10.000 euro.
Anche se ai mediocri non piace sentirselo dire, la gestione del rischio viene prima della presa di profitto. Ci sono migliaia di trader al mondo che usano stop immensi e guadagnano col 99% delle operazioni. Poi arriva quella situazione in cui con una sola operazione si bruciano il profitto di un anno o alla peggio di una vita.
Siccome non puoi sapere quando il mercato ti andrà contro devi tenere sempre le mutande di piombo e, come si dice dalle mie parti, stare cagato. Non pensare subito al profitto, è da veri idioti. Pensa prima di tutto se ti puoi permettere quella operazione. E’ chiaro che a tutti piacerebbe una Ferrari, ma se devi lavorare trent’anni per pagartela forse è meglio che voli più basso e ti metti a girare in Panda.
Ricordati queste mie parole: tieni sempre, e ripeto sempre, lo stop loss al di sotto dell’1% del tuo capitale investito. Questa non è la regola che ti permetterà di guadagnare, ma è quella che ti serve per salvarti le chiappe sul lungo termine. A guadagnare ci devi pensare dopo. Se hai 1.000 euro in conto e fai una singola operazione con cui raddoppi il capitale sappi che prima o poi se continui così perderai tutto. Il mercato se ne frega di te e del tuo metodo, va avanti per la sua strada senza pietà.
Se vuoi sopravvivere a questo mestiere metti sempre un piccolo stop. E se lo prendi, anche spesso, pensa che è comunque meglio prendere uno stop piccolo piuttosto che non prenderlo affatto e bruciarti il conto.
E ricorda, indossa sempre le mutande di piombo.
Buona giornata
Sprappi
Il Segreto dei Market Movers
Ciao Vittorio, era un po’ che non scrivevi un post bello e utile come questo.
Roberto
Ciao Roberto, molte grazie.
Buona giornata
Vittorio
Ciao Vittorio,
i tuoi post sono sempre utili, interessanti e mai banali come la massa di informazioni che gravita sul web.
Il money management è la base di tutto il piano trading, è la madre delle battaglie!!
Chi pensa solo al guadagno ha sbagliato tutto e continuerà a far parte del 99% dei trader che perdono.
Grazie ai tuoi preziosi consigli ora trado in modo corretto.
ciao Vittorio e buona serata
Ciao Claudio, grazie a te della tua costante presenza.
Buona serata
Vittorio
Di gestione del rischio non parla mai nessuno, o quasi, ma si tratta della base per poter fare trading in modo professionale. Del resto, l’unica variante che possiamo stabilire e controllare nel trading e’ la perdita. Bel post, complimenti!
Caro Sebastiano è proprio così, i risultati si vedono quando comprendi che devi mantenere le perdite piccole. Purtroppo per molti la mente umana si comporta in altro modo.
Buona serata
Vittorio
Sono d’accordo, ci vogliono dei veri professionisti per insegnare bene questi concetti di money&risk management.
parole sante vittorio con stop piccoli stai sempre dietro agli squali e non ti fai mangiare e qualche pesciolino lo acchiappi per scampare. e tu con le tue tecniche lo sappiamo che usi sempre stop molto piccoli dalle tue schermate ho notato al max 5 tick quando e’ tanto.
buona serata alla prossima leo…
Esatto caro Leonardo, una corretta gestione del rischio è il punto di partenza per cominciare a diventare un pesce furbo.
Buona giornata
Vittorio