In fondo l’uomo non vuole i figli. L’uomo vuole semplicemente scopare, o meglio, sborrare a causa di un qualche frizionamento con la donna o con qualche altro essere più o meno vivente. Spesso è la donna che per istinto materno convince l’uomo che è arrivato il momento di cagare la prole.
Con tutti i luoghi in cui è possibile sborrare l’utero è il luogo meno conveniente. Puoi sborrarle in bocca, nel culo, sotto l’ascella, nel naso, sulla schiena, e in caso di tappi di cerume persino nell’orecchio. Insomma, fai quello che vuoi, ma non sborrarle nella maledetta figa. Ma tu lo farai, è un istinto primordiale che ti fa sentire uomo, un virile e potente maschio alfa.
Ma poi il figlio viene defecato dalla dilatata e ben lubrificata figa di sua madre e cominciano ad arrivare i primi problemi. Tu non guadagni abbastanza per mantenere tutta la baracca. Lei deve andare a lavorare, ed è anche il caso visto che siamo nel ventunesimo secolo e la donna vuole essere indipendente ed emancipata. Il cazzo comunque l’ha preso e adesso il suo ventre si gonfia giorno dopo giorno fino a quando o scoppia o squirta il feto parlante, che una volta ripulito dalla mistura di placenta e sangue raggrumato verrà teneramente chiamato bambino.
Tirare fuori il cazzo da un buco del culo è una azione sempre avvolta da un ancestrale mistero. Sarà pulito o sarà condito di merda? Nessuno lo può sapere prima, un po’ come il gatto di Schrödinger, anche il tuo cazzo finché non lo tiri fuori è contemporaneamente sporco e pulito. Perché il tuo non è come quello degli altri, il tuo è un cazzo quantistico. Ma anche in questo caso a te non interessa. Lei è bella e ha il culo tondo e sodo e glielo ficchi dentro, senza pietà. Lubrificando il tutto con la sabbia del fottuto Sahara.
Ma poi la sborra le cola dentro e allora arriva il secondo figlio. Se la prima figliata è il frutto dell’amore, la seconda sarà stata generata da un travasamento inatteso di sperma dalla cavità sodomita all’altra più ortodossa e cristianamente accettata. Ma lei ti attrae sempre molto e non te ne frega niente. Lavori venti ore al giorno solo al fine di scopare. Ma la cosa importante è che alla fine della giornata tua moglie in qualche modo ti svuoterà le palle.
Tutto questo casino solo per avere una prostata bella sana e attiva. Ma tu continui ad essere mazziato e contento. I figli sono una benedizione. Immagina di togliere l’alcool al vino. Non lo berresti più. A te non piace il vino, a te piacciono gli effetti dell’etanolo. Punto. Allo stesso modo a te non piacciono i figli, a te piace sborrare per avere un orgasmo. Togli questo meccanismo di piacere dalla natura e l’umanità, tempo qualche decina di anni, se ne andrà diritta verso la meritata e svaginata estinzione.
Adesso capisci perché preferisco i gatti ed amo sborrare in luoghi diversi da un utero. E poi puoi fare le gare di schizzo senza sensi di colpa. Centrare lo spritz della ragazza al bar di sotto. A cosa servono dopotutto i balconi?
Buona eiainculata intelligente a tutti
Vittorio
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