Oggi vanno molto i video. La gente è sempre più pigra e sono pochi quelli che si prendono lo sbatto di leggere. Ma a me piace scrivere e mi rivolgo proprio a quei pochi che ancora conservano gelosamente la passione per la lettura e per la fruizione lenta e ponderata dei contenuti. A mio avviso, come nella lettura, anche nello studio bisogna fare le cose con calma, prendendosi tutto il tempo necessario per acquisire e metabolizzare i concetti.
Mia nonna è tornata a casa dall’ospedale già da qualche giorno. E nonostante il secondo infarto, diciamo più vicino all’ischemia questa volta, ha ripreso immediatamente le vecchie abitudini. Mangia come se non ci fosse un domani, fuma come una ciminiera e non si cura per nulla della propria salute.
Gli antichi dicevano che invecchiando si diventa più saggi. Si vede che gli antichi non conoscevano una come mia nonna. Lei riguardo la sua salute se ne frega di tutto. I suoi comportamenti sono molto vicini a quelli del bambino che ha appena imparato ad ottenere tutto quello che vuole con un capriccio. Ma in fondo ha ragione lei. Sta per compiere 84 anni e nonostante la schiena a pezzi, il diabete, i polmoni disintegrati dal fumo, gli antidepressivi e le 24 pastiglie che prende quotidianamente, insomma nonostante tutto è ancora lì.
Ma il mio intento non è quello di scherzare su mia nonna. Oggi rifletto sul profondo significato della vita, e di come ci siano persone che non si rendono conto di che dono sia.
Viviamo su un granello di sabbia nell’universo. Al momento, fino a prova contraria, siamo soli nel cosmo. La vita è tutto ciò che abbiamo. Se togli quella, senza entrare in profonde disquisizioni metafisiche, non rimane fenomenologicamente molto altro.
Allora adesso mi chiedo. Ma perché oggi c’è sempre più gente che tende all’autodistruzione? Non si rendono conto queste persone che sono di passaggio? Per ciascuno di noi la vita su questa terra ha un tempo limitato. Non definito (salvo suicidi programmati o condanne alla pena di morte) ma sicuramente limitato.
E allora, non è un peccato sprecare così la propria vita?
Ti ritroverai vecchio e se lo sarai molto probabilmente anche solo, se non avrai figliato. Ti guarderai indietro. E se quello che vedrai è solo uno teatrino pieno di rimpianti, forse sarà meglio per te chiudere il sipario il prima possibile. E piangerai, ma non ci potrai fare più nulla. Perché il tuo tempo l’hai avuto, ma non l’hai usato bene.
E capirai, in un lampo a cavallo tra consapevolezza e lucidità, che la tua vita te la sei giocata male.
Capirai che hai buttato tutto nel cesso per un pugno di noccioline.
Buona giornata
Sprappi
Bello questo articolo. Complimenti Vittorio. Molte persone sono purtroppo costrette a vivere certe situazioni non facili ma è la mentalità che conta. Il voler Vivere a pieno la propria vita nonostante la sofferenza.
Ci sono persone che se le senti parlare hanno problemi solo loro. Tutti abbiamo i nostri problemi. Come dici giustamente tu, è il modo in cui si affrontano tali problemi a fare la differenza.
Buona giornata
Vittorio