Per lo Stato esisti solo quando c’è da pagare qualcosa

Lo scorso fine settimana l’ho passato a Treviso. Devo dire, una bellissima e ricca città, molto pulita, soprattutto dalle persone. Sì, perché in Veneto certa gente non la vogliono mica.

Qui a Bologna è tutto diverso. Arrivano e rimangono, con la facilità di chi sa che nessuno li toccherà mai, spacciatori, punkabbestia e rifiuti umani di ogni genere e sorta.

Ieri sera, appena tornato, camminavo in piazza Verdi e in meno di cento metri 3 extracomunitari mi hanno chiesto se volevo droga.

E’ davvero questo il posto dove crescere un figlio?

Siamo sicuri che sia davvero questo il mondo che meritiamo?

A mio padre periodicamente distruggono parti della sua macchina. Una volta gli hanno asportato in maniera chirurgica tutto il blocco dell’aria condizionata.

Ma andiamo avanti così, con sindaci che non se ne fregano nulla e gente a zonzo per strada senza scopo o meta.

Se sto esagerando me lo puoi scrivere quando vuoi.

Quando lo Stato non c’è bisogna sostituirlo con qualcos’altro. Cosa dà lo Stato ai giovani? Come li tutela? Per lo Stato esisti solo quando bisogna pagare qualcosa, e solo in quel frangente. Ma non c’è nessuno là fuori che sta pensando a te in questo momento, nessun organo dello Stato, nessun impiegato. Nessuno che si preoccupi del tuo benessere.

Niente di niente.

Perciò, cari amici, il futuro scrivetevelo bene. Perché se anche voi avrete problemi di scrittura come altri milioni di poveracci analfabeti del successo, allora farete fatica a fare tutto nella vita.

Perché là fuori siete soli, soli con la vostra mente, il vostro talento. Soli con la vostra esperienza e le vostre idee.

Buona giornata

Sprappi

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