Se lavori non diventerai mai né ricco né libero. Il lavoro ti permetterà di sopravvivere e di concederti qualche piccolo sfizio ogni tanto, ma il sistema è strutturato in modo che tu debba lavorare finché sarai vecchio e probabilmente malato
Il lavoro ha anche un altro problema, ben più grave. Che se lavori 8 ore al giorno, 11 con gli spostamenti, pause e tutto il resto, non ti resta tempo per sviluppare quelle competenze che ti potrebbero rendere davvero libero
I miei allievi migliori sono quelli che non lavorano e che dedicano tutto il loro tempo e le loro energie ai mercati e all’eccellenza
L’idea di studiare tra il lavoro e la cena è folle e non ti porterà a niente in un mondo così competitivo
Se vuoi aumentare drasticamente le tue probabilità di riuscita, negli anni di studio non devi nel frattempo lavorare. Io ci ho messo 3 anni studiando e applicandomi sui mercati almeno 14 ore al giorno su 350 giorni all’anno. Fai un po’ te i conti. Sono 15.000 ore di studio circa
Se vuoi avere successo nella vita non devi avere piani B. Devi essere focalizzato, orientato e tutte le tue energie e il tuo tempo devono andare in un punto solo
Anche a costo di fare la fame per anni. Anche a costo di mollare tutto per ricominciare la vita da zero
Sacrificarsi oggi per un futuro ricco e libero domani
Il successo lo raggiungi concentrando tutto te stesso in una cosa sola. Investendo, costruendo quello che gli altri non sanno costruire
Mi dispiace dirtelo, ma se lavori non sarai mai libero. Il lavoro dà dipendenza e tu hai paura di rimanere senza soldi e senza un’entrata mensile. Questo terrore ti manterrà sempre schiavo, povero, limitato e in catene fino alla morte
Superare le paure vuol dire uscire dal sistema. Perché il sistema fonda le sue radici nelle paure delle masse
Per essere liberi occorre un grande atto di coraggio. Anche a costo di mollare tutto al fine spalancare il tuo futuro a nuovi orizzonti di libertà, ricchezza e serenità
Quando la casa è in macerie, l’unica strada per costruire qualcosa di solido è abbatterla con la dinamite e costruirne un’altra nuova. Da zero
Ma tanto so già che il coraggio, da povero fallito quale sei, non lo avrai mai
Un caro saluto
Vittorio