Operatività Sugli Indici Mondiali – Un Punto Interrogativo Con Le Tette

Operatività reale 28gen16

Giovedì 28 gennaio scorso, mentre il Tricheco e il Carpentiere mettevano in scena il loro teatrino, ho fatto un po’ di trading di posizione sul mini S&P 500. Per uno scapler come me una giornata del genere rappresenta un po’ l’eccezione che conferma la regola. Ognuno ha il temperamento che si ritrova e per quanto mi riguarda la velocità di esecuzione è molto importante.

Come noti ho fatto cinque operazioni per un profitto complessivo di quasi 3000$ lordi. Il giovedì è di certo il miglior giorno della settimana per operare. I volumi, la liquidità e la volatilità si trovano in perfetto equilibrio per operare e portare a casa il pane e magari qualcosa di più.

Cosa si intende per “pane” dipende dalle abitudini di ognuno. Se chiudo la giornata con un profitto di 500 euro (cosa che capita comunque di rado) non sono di certo molto contento. Magari un altro al posto mio si metterebbe già a stappare bottiglie di champagne. Insomma, questione di punti di vista.

Come noti ho accusato una piccolissima perdita. Se l’operazione non va dalla parte giusta in tempi ragionevolmente brevi chiudo tutto e, come si dice dalle mie parti, buonanotte ai suonatori. Una delle caratteristiche essenziali del trader che guadagna tutti i giorni è certamente il riuscire a lasciare l’orgoglio lontano dai grafici. L’ego, questo lo sappiamo già, è una brutta bestia. Se gli diamo troppa corda ce la farà pagare cara.

Uno dei segreti della mia operatività risiede nel modo in cui lascio andare i profitti. Penso che neppure il Divino Otelma potrebbe prendere tutti i tick di un movimento. La maggior parte delle volte si lascia nel piatto qualcosa. E’ un dato assolutamente fisiologico. Con la mia tecnica di Gestione Salvaconto ho tutti gli strumenti che mi servono per lasciare correre i profitti e tagliare allo stesso tempo le perdite.

Anche nei film su Wall Street si parla di qesto concetto. Taglia le perdite e lascia correre i profitti. Ormai lo sanno anche i bambini. Peccato che nessuno ti insegni come fare a mettere in pratica tale concetto. Capito questo avrai capito molto di come fare a guadagnare con serenità e costanza.

Oggi voglio condividere con te uno dei miei grandi segreti, che riguarda proprio l’aspetto psicologico della gestione. Una volta che hai aperto il trade c’è un lasso di tempo che possiamo chiamare Intervallo di Incertezza nel corso del quale l’esito della nostra operazione non è ancora definito. In parole povere non sai ancora se guadagnerai o perderai. Nessuno, e ripeto nessuno, può sapere in anticipo l’esito del singolo trade. In tal senso la statistica, più che l’analisi puntiforme, fa da padrona alla tua serenità interiore.

Una volta superato l’intervallo di incertezza tutto si fa chiaro e si tira un sospiro di sollievo. Nella vita di tutti i giorni siamo costantemente bombardati da tali situazioni. Pensa a un ragazzino di 16 anni che ci sta per provare con una ragazzina sua coetanea. Lui le dice: “Lo sai che mi piaci?”. L’intervallo di tempo che va dal momento in cui il ragazzino pronuncia la frase e la fine della risposta della ragazzina è una vera agonia per lui. E questo perché non sa quale sarà il futuro, se vogliamo essere più fatalisti non sa quale sarà il suo destino. Potrebbe diventare la donna della sua vita come scomparire per sempre.

Personalmente trovo molto più facile interpretare i mercati che le donne. Infatti, i mercati sono manipolati, si comportano sempre nello stesso modo. Le donne sono un eterno punto interrogativo con le tette.

Se l’intervallo di incertezza è un momento così terribile per il trader bisogna fare di tutto per ridurlo il più possibile. Se l’operazione va a tuo favore prendi in fretta un primo profitto e metti in +1 lo stop. Se l’operazione non parte per il verso giusto cerca di uscire in fretta, possibilmente senza accusare lo stop pieno.

Ridurre i tempi di incertezza non solo ti migliora tanto la vita, ma anche la qualità del tuo trading. Se quella donna che ti piace tanto ti deve dire no, che te lo dica subito. Se se la tira non è la donna per te. Passa oltre, al più fatti due cicchetti e cercati un’altra.

Ma attento anche se ti dice sì troppo in fretta. Non vogliamo femmine facili, così come non ci piacciono i trade all’apparenza troppo scontati.

Le malattie veneree le lasciamo ai polli che si fanno fagocitare dalle frivole illusioni amorose.

Buona giornata

Sprappi

6 thoughts on “Operatività Sugli Indici Mondiali – Un Punto Interrogativo Con Le Tette

  1. Bentrovato, Vittorio.
    Importantissimi i tuoi insegnamenti per tradare in maniera più sana possibile.
    Credo che, ancora prima del gestire bene i profitti e le perdite, ci sia in un tipo di trading come il tuo che accusa pochissimi stop un saper scegliere le operazioni. Non overtradare e entrare solo su quello che ti convince e che, nel caso tuo, porta a grandissimi risultati. Certo è che per trader inesperti come me scegliendo scegliendo si rischia di tradare poco ma sono convinta che magari poter fare una o due operazioni corrette al giorno ..
    Grzie e buona giornata
    Fabrizia

    • Sapere filtrare bene è una delle chiavi dell’eccellenza. Meglio fare cinque operazioni mirate che cinquanta a casaccio in overtrading. Nel nostro mestiere non è la quantità, ma la qualità che conta.

      Buona giornata
      Vittorio

  2. Ciao Vittorio complimenti per il risultato della giornata. Scusa ma sono operazioni della mattina o del pomeriggio e le hai fatte in quanto tempo e su tf a 1min o 5 min?.
    Ma come è poi finito il teatrino del tricheco e il carpentiere?
    Grazie buona serata leonardo

    • Come ho scritto nell’articolo corrispondente, la storia del Tricheco e il Carpentiere è completamente inventata, è pura finzione letteraria. D’altra parte, rimane ad esempio e monito per tutti quelli che non riescono a pensare con la propria testa. E purtroppo sono davvero tanti.

      Le operazioni le ho effettuate nel pomeriggio su un tf variabile, in relazione all’occasione, dai 3 ai 5 minuti.

      Buona serata caro
      Vittorio

  3. Buonasera,
    secondo me ha focalizzato l’attenzione su un punto fondamentale ed estremamente delicato. Quando iniziai a fare trading, una delle mie prime letture fu una raccolta di interviste a grandi traders (Richard Dannis, Paul Tudor Jones, Ed Seykota, Marty Schwartz, tra gli altri). Non ricordo il titolo. Ognuno aveva mercati di riferimento diversi, metodologie diverse, chi consigliava di dedicarsi a pochi specifici strumenti, chi di diversificare l’azione. Ma tutti avevano un punto in comune: senza alcuna eccezione, tutti affermavano che se il trade non partiva in tempi ragionevoli verso la direzione auspicata, andava chiuso, senza alcun ripensamento. All’epoca mi impressionò molto la cosa e pensai che se i “pezzi da novanta” insistevano all’unanimità su questo punto, probabilmente era la cosa giusta da fare. E dopo alcuni anni (sei per l’esattezza), sono sempre più convinto che sia uno dei migliori consigli mai ricevuti da un libro di trading.

    Buona serata

    Giovanni

    • Buonasera Giovanni, a dirla tutta questo aspetto della gestione è uno dei dettagli che può fare davvero la differenza tra un conto mediocre e uno eccellente. Grazie per il prezioso ed approfondito commento.

      Vittorio

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