Mi Sono Rotto le Bande: Rigurgiti Domenicali di Un Filosofo della Finanza

Adoro scrivere di domenica, perché mi ricorda che la mia libertà non è strettamente legata al calendario. Se non fosse per le sessioni di borsa mi dimenticherei spesso che giorno della settimana è.

Ti scrivo dalla mia nuova casa. Dal balcone posso scorgere tutta la diversità di fauna urbana bolognese. Dalla studentessa scollata ai drogati più persi, dai dipendenti dell’università alle macchine che prendono la multa entrando inavvertitamente nella ztl.

La temperatura in questi giorni è molto altalenante a Bologna. Oggi in particolare ha fatto un bel calduzzo infame.

Ho appena finito di rispondere alle ultime richieste di iscrizione al Master in Dinamica dei Market Movers.

Molti rimarranno purtroppo per loro col cerino in mano. I posti sono limitati a 10 all’anno ed io prendo solo i migliori, ovvero coloro che, oltre ad una preparazione di base soddisfacente, dimostrino anche tutte quelle caratteristiche psicologiche necessarie alla professione.

Più di 10 allievi all’anno non riuscirei a gestirli, perché i corsi sono tutti individuali e non in aula, e inoltre seguo e formo ciascun allievo almeno per un anno intero dall’inizio del Master.

Sono trader professionista da poco più di 12 anni. Ma a dirla tutta non mi piace definirmi semplicemente un trader professionista.

Mi ritengo molto di più un FILOSOFO DELLA FINANZA.

Sì, perché la borsa in sé è davvero vicina alla Filosofia e alle molte discipline ad essa correlate.

Ogni giorno il grafico mi racconta una storia sempre uguale e sempre diversa. Identica in dinamiche e differente in avvenimenti.

Come la storia umana, nel corso della quale cambiano gli eventi ma le necessità rimangono sempre quelle, così anche la borsa rimane sempre figlia della stessa grande ipocrisia.

C’è chi se la prende con chi fa i corsi di trading e magari non guadagna. Io invece me la prendo con i Broker, che insegnano gratuitamente tecniche truffaldine che usano poi al contrario per fregare i piccoli risparmiatori.

Ed è qui che risiede in parte l’immensa truffa della borsa.

Ed è proprio qui che inizia la grande rivoluzione de Il Segreto dei Market Movers.

Proprio dalla punta dell’iceberg.

Buona serata

Sprappi

4 thoughts on “Mi Sono Rotto le Bande: Rigurgiti Domenicali di Un Filosofo della Finanza

  1. Bell’articolo. Stimolante. La borsa è tutto la borsa è niente. La borsa siamo noi. Siamo gli esseri umani. La borsa è debolezza, è forza è sensibilità e cinismo. Vedo i grafici e sento le persone. Lo spread, il pareggio di bilancio e le agenzie di rating…persone.
    Bell’articolo Vittorio, la borsa è capire che dietro ogni barra ci siamo noi. I grafici siamo noi. Le trappole siamo noi. Ogni maledetta ombra siamo noi.
    Il segreto dei market mover siamo noi.
    Buona notte a tutti noi.

    • A Barcellona vedevo cose che mi toglievano il sonno. Oggi le stesse cose mi fanno dormire sereno. Un tempo la borsa mi eccitava, oggi mi rende un uomo più consapevole.

      Buona serata
      Vittorio

  2. La borsa mi annoia. Mi eccita capire cosa succede dietro di essa. Alla fine in tutti i lavori del mondo bisogna conoscere il proprio campo da gioco.
    Studiare filosofia mi ha fatto capire che non è importante capire la risposta ma farsi domande sul dubbio.
    Un abbraccio

    • La filosofia insegna che non solo le risposte ma anche le domande possono essere sbagliate. Solo chi si fa quelle giuste può diventare padrone della propria vita.

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