L’istinto di eternizzarsi

A livello inconscio l’istinto di riprodurci è dovuto al nostro fondamentale desiderio di eternità. In pratica sono due i modi per eternizzarsi in vita. Il primo è facendo figli, il secondo è con le opere. La maggior parte delle persone, capre allo stato brado senza alcuna capacità di emancipazione, si devono accontentare di proliferare come conigli, nella speranza che poi la catena genealogica continui nel tempo.

Una volta che uno muore bastano un paio di generazioni abbondanti, quindi circa cinquant’anni anni, affinché il suo ricordo come persona venga completamente cancellato dalla faccia della terra. Scrivere una propria autobiografia può servire a mitigare un po’ questo processo, e se si è fortunati, si riuscirà ad estendere la propria vita nel corso della storia dell’umanità.

Ma la domanda che mi faccio spesso quando penso a queste questioni è la seguente.

Ma se sei morto, che te ne fai di lasciare qualcosa al mondo? Come ripete spesso mio padre, uomo calabrese di grande spirito e tempra pratici, “i cimiteri sono pieni di gente che in vita si credeva indispensabile”.

Ed è vero, noi crediamo di essere indispensabili a questa o a quella persona, noncuranti del fatto che la vita andrebbe tranquillamente avanti anche senza di noi. A questo punto del ragionamento di solito arrivo celermente alla conclusione.

E mi dico che ciò che conta davvero è vivere la vita principalmente per se stessi, perché in fondo, anche se sembra retorico dirlo, siamo l’unica cosa che abbiamo davvero.

Il nostro corpo, la nostra mente. Ecco tutto ciò che possediamo. Una volta che li perdiamo non abbiamo più nulla, neppure noi stessi. E allora cosa te ne farai dei tuoi conti correnti? Come sfrutterai tutti gli appartamenti a cui eri tanto legato? E la tua collezione di farfalle australiane ermafrodite?

Te lo dico io. Non te ne farai una beneamata minchia. Perché sarai morto e sepolto e il tuo mondo non ci sarà più perché tu non ci sarai più.

La vita va goduta quando c’è, e il tempo, il nostro tempo come quello di tutti gli altri è assolutamente limitato, per non dire centellinato. Sprecarlo significa stare facendo l’unico giro di ruota panoramica bendati, senza la possibilità di godersi lo spettacolo.

Quello che conta è l’adesso e l’ora. E se tu sprechi la tua preziosa vita in un ufficio a fare gli infimi conticini per una società che ti considera solo un codice di dieci cifre significa che stai sbagliando tutto quanto.

Dormi otto ore, ne lavori dieci (compresi gli spostamenti e il prepararsi). Ti rimangono sei ore della tua vita, durante le quali sarai comunque molto stanco e affaticato dalla giornata appena trascorsa, e non riuscirai a goderti quasi nulla perché starai sempre a pensare al momento in cui andrai a letto e a tutto ciò che dovrai fare il giorno dopo al lavoro.

Che miseria. Che spreco.

Pensaci su se hai ancora la forza di pensare. Le alternative le hai a portata di mano.

Buon fine settimana

Sprappi

6 thoughts on “L’istinto di eternizzarsi

  1. “Dormi otto ore, ne lavori dieci (compresi gli spostamenti e il prepararsi). Ti rimangono sei ore della tua vita, durante le quali sarai comunque molto stanco e affaticato dalla giornata appena trascorsa, e non riuscirai a goderti quasi nulla perché starai sempre a pensare al momento in cui andrai a letto e a tutto ciò che dovrai fare il giorno dopo al lavoro”.

    Una foto esatta della mia vita..
    ..ma tanto ci vediamo presto!

    Un saluto Vittorio
    Damiano

    • Ciao Damiano, tutto si può cambiare. Basta avere il coraggio di pensare diversamente. Noi ci vediamo presto.

      Buona giornata
      Vittorio

  2. la scuola, la chiesa, i corsi gratuiti dei brokers hanno fatto e fanno egregiamente il loro lavoro,
    la chiave è pensare diversamente per scalare una visione del mondo che ci è stata proposta in orizzontale o meglio a 90°.

    un in bocca al lupo a tutti

    Fabrizio

    • E non dimentichiamo i mass media e tutte le cazzate delle due del pomeriggio. Vere e proprie macchine a percussione per scopare il cervello della casalinghe. E quindi dei figli da esse cresciuti ed educati.

      Buona giornata
      Vittorio

  3. Va bene. Tra qui e gli obiettivi c’è un mondo di prove, di cadute e di riprogrammazioni che uno fa. Con le varie varabili del tutto. Con tanta amicizia a chi ci sta provando per davvero.
    Un saluto
    Fabrizia

    • Personalmente sono inciampato diverse volte agli inizi della mia carriera. Ma nonostante le avversità ho sempre trovato la forza dentro di me per rialzarmi e puntare dritto verso i miei obiettivi più luminosi.

      Buona serata
      Vittorio

Lascia un Commento