Da bambino non mi piacevano le feste di compleanno. Gli altri bambini mi sembravano tutti degli idioti indemoniati. Non vedevo l’ora di tornare a casa. Anche oggi, se sto al tavolo di un bar per più di cinque minuti mi sale il latte dai coglioni. Ho sempre amato la sola compagnia di me stesso. Tutto ciò che è di gruppo non mi appartiene.
Nel corso di tanti anni di questo blog ho ricevuto decine di proposte di collaborazione. Tutte cestinate. La sola idea di avere a che fare con la gente mi provoca ribrezzo. Non sono fatto per i compromessi. Se una cosa la voglio fare, la faccio. Se non la voglio fare, non la faccio. Punto. La maggior parte delle persone oltre ad essere pozzi di ignoranza concentrata è anche profondamente noiosa. Si parla per sentito dire, per frasi riciclate. Non esiste creatività, ingegno, un briciolo di talento.
In fondo perché venisse fuori un solo Leonardo sono dovuti morire oltre duecentomila anni di inutili homo sapiens sapiens. La fiducia nell’umanità è zero. E quello che comunemente l’occidente chiama progresso non è altro che un disarmante processo di autoannientamento. L’essere umano è il cancro di sé stesso e di questo passo merita l’estinzione. Per tutto il male che sta facendo al pianeta, alla vita e ai propri simili.
Alle persone preferisco molto di più gli animali. Non sanno cosa sia l’ipocrisia. Ma se vogliamo vivere in serenità più che superarla dobbiamo accettare lo scarto tra il nostro modo di vivere e la nostra morale. A parlare siamo tutti dei fenomeni. Ad agire dei fottuti demoni distruttori. Hai mai notato quanta plastica butti ogni settimana? Satana non si trova all’inferno. Ma in una raccolta differenziata truffaldina.
In generale non piaccio alla gente. Perché dico sempre quello che voglio dire. Senza filtri, senza paure. Non c’è nulla che terrorizzi più la gente del diverso. E più che il diverso fisico, l’uomo medio teme il pensiero diverso. Il politicamente corretto è solo un modo per sotterrare le nostre ipocrisie collettive. Nascondiamo sotto al tappeto tutto ciò che di noi non ci piace. Ma siamo sempre molto bravi a puntare il dito contro gli altri. Dei veri fottutissimi fenomeni.
Ti sei mai chiesto perché l’Occidente è l’Occidente? Non perché siamo tutti dei maledetti geniacci e gli altri delle scimmie ammaestrate. No. Siamo diventati ricchi a suon di persecuzioni, guerre, stupri, genocidi, schiavitù, sadici imperialismi e disumane colonizzazioni … Tanto dolore, troppo dolore. Ma noi, noi ci lamentiamo delle nostre intolleranze alimentari. Scorreggiamo bolle di latte e pensiamo che le nostre fitte al colon dopo il cappuccino siano il peggio che un essere umano possa sopportare.
Se c’è un essere umano che mi fa schifo è proprio l’occidentale. Ma anche io mangio e vivo proprio dentro a questo gioco perverso. E allora che fare? Il sistema ti prende per il culo quotidianamente, facendoti credere di essere superiore quando invece sei una lurida merdaccia. Cavalcare l’ipocrisia, amare l’ipocrisia, accoglierla nel disprezzo dell’uomo bianco sfruttandone le beffe. Se il sistema ti prende per il culo, tu prendi per il culo lui.
La manipolazione non si ferma ai mercati. Tutti noi ne siamo coinvolti. Sin dalla prima ora dopo essere stati cagati dall’utero ben lubrificato delle nostre pudiche madri. Siamo solo vermi che hanno vinto la lotteria della vita. La consapevolezza e il pensiero critico sono le uniche armi che ci restano. Ma per fortuna siamo in pochi svegli in un merdoso fienile pieno di passivi caproni.
E allora ingroppiamo questo caprone occidentale. Eiaculiamo in faccia alle loro donne. Defloriamo la loro prosperosa prole e mandiamo al macero i loro grassi preti pederasti. Non siamo che pezzi di carne in attesa di diventare la merda dei vermi. Cavalchiamo la vita finché c’è vita, il coraggio di essere diversi fa da guida alla libertà.
Anche Leonardo, dopotutto, si inculava i suoi allievi. Genio è sublimazione di forti istinti sessuali. Cos’è allora l’Occidente se non il Grande Copulatore Globale?
Un caro saluto
Vittorio
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