Oggi è il primo maggio, festa dei lavoratori. Uno di quegli eventi in cui rilassarsi un po’ da tutte le balle del quotidiano. Un giorno che può diventare anche l’occasione per riflettere su quello che si sta facendo o trascurando nella propria vita.
Ho da poco compiuto trent’anni. Sono laureato in filosofia e della mia laurea, apparentemente, non me ne faccio nulla. Lavoro sui grafici un’ora al giorno, 5 ore a settimana, circa 20 ore al mese.
In un mese ci sono più o meno 720 ore. Dormo abbastanza, diciamo 8 ore per notte. Se tolgo dalle ore mensili totali 240 ore rimangono 480 ore. Se sottraggo infine le ore del trading rimangono 460 ore.
Cosa faccio in queste 460 ore? In effetti sono davvero tante.
Di certo la pigrizia è per me un’attività a tempo pieno, e per coltivarla ho fatto davvero tanti sacrifici. La mia ragazza, turca di nascita e italiana per adozione, sopporta quotidianamente le stranezze e i tiri di culo del mio carattere.
Scrivo sceneggiature, monologhi, poesie e canzoni da parecchi anni e tra poco finirò di registrare un disco.
Ma in fondo, chi se ne frega di quello che faccio. L’importante, alla fine di tutti i discorsi, è quello che si è, e ancora di più l’idea che abbiamo di noi stessi. E che tu sia lavoratore o disoccupato, una persona ricca, benestante o povera, alla fine quello che conta credo sia altro, molto altro.
Tutto sommato, questa festa dei lavoratori mi sembra un’emerita cazzata. C’è gente che oggi lavorerà anche se è festa, c’è gente che oggi non avrà neppure il tempo per pensare al calendario.
C’è gente poi, che si accosta al trading non per il trading. Io ho avuto la fortuna di avvicinarmi a questo mestiere con relativa leggerezza, senza caricarlo di significati particolarmente profondi. Ti dico questo perché spesso si crea uno spiacevole circolo vizioso psicologico: c’è chi vuole fare trading non perché in fondo gli piace davvero, ma in primis perché è insoddisfatto della propria condizione lavorativa attuale. E caricandosi di così tanti significati, si finisce per fare male qualcosa che si potrebbe fare meglio e con molta più naturalezza.
Se fai trading, cerca di prenderlo per quello che è, e non permettere che un grafico tenga le redini della tua vita.
Tu sei altro da quello, tu non sei il tuo lavoro e neppure quello che la gente pensa che tu sia. E forse, la cosa più importante: tu non sei i tuoi pensieri, e a maggior ragione neppure le paranoie altrui.
Tu sei tu, e basta. E se non ti basti, ti auguro splendidi momenti in compagnia di chi più ti aggrada.
Il Segreto dei Market Movers è il segreto del tuo tempo
Buon fine settimana a tutti
Sprappi
In effetti il mio approccio al trading fondamentalmente non è corretto, ci sono cose più importanti nella vita certo, ma se il tuo sogno è fare questo di professione come fai a non dare la giusta valenza al trading?
Piacere e dolore assieme odio e amore che si susseguono …….
Certo essere se stessi è essere ognuno diverso dall’altro anche nel dare importanza alle cose purché il tutto restituisca serenità e soddisfazione all’individuo. ….
personalmente al primo posto metto la libertà ed il trading fatto in un certo modo restituisce libertà, diversamente è la tua prigione fisica e psicologica…..
Buona giornata a tutti.
Condivido pienamente quello che dici Francesco. Di certo una regola non c’è, ma tutto sommato credo sia importante fare le cose con il giusto distacco emotivo. Un conto è avere come sogno di fare del trading il proprio mestiere, e un altro è vivere con la paura di perdere ad ogni operazione che si apre. Sono due emozioni chiaramente distinte.
buona giornata e grazie per il tuo prezioso commento
Vittorio
Questo meraviglioso e difficilissimo mestiere,che non si finisce mai di imparare, è quello strano mestiere che quando hai raggiunto un traguardo importante e pensi di sapere molto, rischi abbondantemente di essere travolto dalle tue stesse convinzioni.
Parole molto sagge Vincenzo, in questo lavoro non bisogna mai dare nulla per scontato. Mettersi in gioco va spesso a braccetto con il rimettersi sempre in questione.
Grazie e buona giornata
Vittorio
Auguri di buon primo maggio a tutti i lettori del blog!
In effetti quelli che dici Vittorio penso vero vero verissimo, e io stesso ci ho pensato veramente poche volte a questo aspetto!
Ciao a tutti
Ho sperimentato più di un’attività: qualcuna scelta più che altro per motivi ideologici, un’altra perché era moralmente condivisibile e qualcun’altra per risolvere difficoltà e problemi materiali.
Ho iniziato ad interessarmi di Borsa, senza sapere bene perché e cosa fosse e … non ho più smesso.
In realtà non è vero quanto ho detto, perché era da tanto tempo che volevo conoscere questo universo, ma non davo mai ascolto a quello che sentivo …
Il difficile, è pescare dentro i propri desideri più autentici, ma se ci riesci, hai già un bel ritorno.
A presto e buona serata
E’ proprio vero, saper ascoltare la vocina che è in noi non è sempre un’impresa semplice, ma quando ci si riesce il nostro universo interiore si apre a nuovi incredibili orizzonti.
Buona serata anche a te
Vittorio
Amo la musica, credo come te. Sono un chitarrista fra l’altro, studio armonia, improvvisazione.
Perchè mi sono avvicinato al trading????
Perchè credo la la intelligenza umana possa comprendere tutto, e per tutto intendo anche il trading e i suoi segreti e le su dinamiche.
saluti
am