L’arte di salvarsi il culo in ogni situazione

Nel nostro mondo capitano sempre molte sfighe. Un uragano, uno tsunami, un’inondazione, un incendio o un terremoto possono sconvolgere concretamente e a lungo le vite anche di centinaia di migliaia di persone.

Certo è che se vai a costruire case abusive sulle pendici di un vulcano attivo ti puoi aspettare che prima o poi finirai con il culo arrostito. E ovviamente ci sarà sempre qualcuno che grida alla disgrazia e che, poverini, non se lo aspettavano, e che il dio non ha proprio a cuore la sorte dei poveracci.

Ma lasciamo stare il dio e le sue preferenze e concentriamoci un momento sulle scelte delle persone. Se proprio devo costruire una casa abusiva, almeno che sia su un terreno sicuro e con dei materiali solidi e flessibili.

Viene un terremoto di modesta entità. Crolla un paese intero. La popolazione e i media gridano alla disgrazia.

Abitiamo in un paese a forte rischio sismico. Chi ha studiato al liceo capirà cosa intendo. La placca africana si scontra con quella europea proprio in prossimità dell’Italia. Le Alpi e gli appennini sono il risultato di questo schiacciamento con conseguente accartocciamento della terra.

Basta un ragazzino di sedici anni per capire che qui in Italia bisogna fare solo case antisismiche. E non ci sono storie che tengano. E’ una priorità assoluta, molto prima dei palinsesti sulla Rai, molto prima di quanto prende Baglioni come cachet per il prossimo Sanremo.

Quello che ti voglio dire è che nella vita ci sono delle priorità. La prima in assoluto è relativa alla sopravvivenza e al benessere. Prima devi mangiare e nutrirti, poi devi pensare a una casa e al modo di mantenere intatto ciò che hai. Infine, se hai un briciolo di iniziativa puoi anche riuscire a combinare qualcosa di buono nel mondo. Ma questa è già una cosa successiva.

Insomma, per prima cosa trova il modo di salvarti sempre le chiappe. Perché se non lo farai tu nessuno lo farà per te.

Buona giornata

Sprappi

2 thoughts on “L’arte di salvarsi il culo in ogni situazione

  1. Niente di più saggio si potrebbe dire a proposito. Se ho ben capito cosa vuol dire l’autore dell’articolo, consiglierei una breve lettura di libro brevissimo intitolato” chi ha spostato il mio formaggio”. A presto

    • Ciao Giuseppe, conosco quel saggio. Imparare ad accettare il cambiamento è una vera arte. Dopotutto, è la struttura stessa del mondo ad abituarci a situazioni sempre uguali e sempre diverse. E chi non riesce ad uniformarsi viene inevitabilmente schiacciato dalle contingenze.

      Buona giornata
      Vittorio

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