La storia di Sprappi: tra fisica, musica e minacce di morte

Da adolescente non volevo fare il trader. Anzi, a dirla tutta, non sapevo neppure cosa fosse un trader.

A 17 anni la mia più grande aspirazione era quella di diventare un fisico teorico, e magari fare qualche scoperta sensazionale e rivoluzionaria alla stregua di Einstein, Fermi o gente simile.

Dopo il liceo mi iscrissi a fisica, ma c’era qualcosa dentro di me che stava scomoda.

La mia ragione, quella che mi spingeva verso la fisica, lottava contro le mie passioni più recondite, più ancestrali.

Compresi solo nell’ormai lontano 2006 che la mia strada sarebbe stata un’altra.

La crescita personale divenne il centro della mia quotidianità intellettuale. Lasciai fisica e mi iscrissi senza indugio a filosofia, dove avrei trovato oltre che grandi stimoli anche sfogo per le mia vocazione artistica.

Avvenne per caso che mi avvicinai al trading. Dentro di me c’era qualcosa che mi diceva che qualsiasi cosa avessi scelto di fare nella mia vita lo avrei fatto come un’artista.

E così fu.

Il trading e l’analisi dei mercati sono un’arte più che una scienza. Entrare nel cosmo finanziario richiede grandi dosi di sensibilità, intuito e audacia.

Nel 2007 fondai assieme a dei miei amici un gruppo musicale che all’epoca fece scalpore. Non ne citerò il nome perché abbiamo sempre voluto rimanere anonimi e lontani da tutte le dinamiche del mercato musicale, nonostante avessimo comunque un contratto con un’etichetta discografica bolognese.

Nel tempo la musica rimase una delle mie più grandi passioni. Decisi che sarebbe rimasta solo un hobby. Non volevo entrare nel mercato con qualcosa che secondo me non c’entrava nulla col mercato.

Il trading divenne attività fisica e mentale a tempo pieno. Studiavo come un matto, più di 12 ore al giorno. Ero arrivato a pesare 67 chili, e considerando che sono alto 1 e 84 direi che era davvero poco. Ma non c’era tempo di mangiare, in quelle ore avrei dovuto mettere le basi per la storia.

Quello che sarebbe stato il Segreto dei Market Movers stava maturando sotto le mie dita.

 

Nel giro di un anno circa la mia ricerca mi portò lontano. Forse troppo lontano.

Fino a quando non mi arrivarono diverse minacce di morte.

 

Buona giornata

Sprappi

8 thoughts on “La storia di Sprappi: tra fisica, musica e minacce di morte

  1. Un esempio da seguire il tuo caro vittorio volere e potere tanta ammirazione per una persona come te che si e creata con le sue forze nonostante le difficolta
    Un abbraccio

    • Non voglio certo sembrare un martire sull’altare della borsa. Ma di difficoltà ce ne sono state. In ogni caso ho potuto prendermi abbondantemente le mie rivincite.

      Buona giornata
      Vittorio

  2. Vittorio,

    Il pattern dei market mover è una scoperta alla pari delle grandi scoperte … in fondo non hai tradito la tua aspirazione iniziale!

    Un abbraccio!

    Luca

    • Una scoperta che mi è costata parecchio. Anche se in ogni caso, tornassi indietro, rifarei tutto daccapo.

      Buona serata
      Vittorio

    • Buonasera Michele, è una pagina molto oscura della mia carriera che preferirei non riaprire. Ad ogni modo posso dirti che sono stato minacciato per quello che dico e per come lo dico.

      Buona serata e grazie dell’interessamento.

      Vittorio

  3. Ciao Vittorio
    Ricordo che parlasti di questo spiacevole episodio in un articolo del blog, diverso tempo fa, non ricordo al data precisa…mi rammarica il fatto che tu ti sia dovuto trovare in una situazione del genere…sono esperienze che segnano e turbano l’animo nel profondo, per quanto uno riesca ad affrontarle e superarle nel migliore dei modi. Sicuramente è dovuto al fatto che non tutti erano d’accordo che tu sia arrivato a certe conclusioni grazie ai tuoi studi e al tuo lavoro…e ancor meno quando hai cominciato a divulgarle, seppur ad una cerchia ristretta e selezionata di persone.
    Al di la di questo, fa sempre piacere, per noi lettori, ascoltare la storia di chi ha raggiunto il successo, rimboccandosi le maniche e affrontando sempre nel modo migliore le sfide che la vita gli metteva innanzi, col giusto approccio sia mentale che pratico.

    Un saluto e buon proseguimento di giornata, a presto

    • Ciao Stefano, ed è un piacere immenso per me sentire di venire capito. Perché non c’è cosa peggiore che sentirsi soli nel bel mezzo di una moltitudine.

      Buona giornata
      Vittorio

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