La Schizofrenia Del Trader di Successo

Devo dirlo senza falsa modestia. Nei miei primi anni da trader professionista ero già tecnicamente molto preparato. Studiavo tanto e studiavo bene, con metodo, e questo mi ha dato la possibilità in relativamente poco tempo di raggiungere i primi importanti risultati e la tanto agognata libertà finanziaria.

I risultati arrivavano. Ma ogni tanto, e questo accadeva più o meno ciclicamente, ricadevo in spiacevoli vortici di indisciplina. In base a come mi svegliavo la mattina, o in che modo gli eventi del giorno prima mi avevano influenzato emotivamente, potevo o spaccare in due i mercati o fare delle cagate clamorose.

In quei momenti era un disastro. Ricordo una volta che con una singola operazione mal gestita ho bruciato i guadagni di diverse sessioni. Facevo fatica ad accettare gli stop loss, soprattutto quelli consecutivi e in serie. Andavo in overtrading, e non era più il mio cervello a comandare le mie azioni ma i miei impulsi più reconditi, più profondi e ancestrali.

Nonostante questi momenti riuscivo, incredibilmente, ad ogni modo a guadagnare sul lungo periodo. E questo perché avevo le giuste conoscenze tecniche ed ero già pienamente consapevole di come viene quotidianamente manovrato il mercato dai Market Movers. Ma se per caso avessi avuto ad esempio una formazione legata strettamente all’analisi tecnica, sarebbero stati davvero dei grossi dolori.

E questo mix esplosivo di circostanze, ovvero analisi tecnica + errata psicologia è ciò che determina nella stragrande maggioranza dei casi l’insuccesso nel trading.

Puoi essere anche il migliore analista del mondo, ma se alla fine la tua mano non va di pari passo con le tue conoscenze la rovina sarà assicurata, ed ovviamente il conto certamente azzerato in poco tempo.

Alle persone non piace sentirsi dire che hanno qualcosa che non va. Preferiscono dare la colpa a qualcun altro o comunque a circostanze esterne. E’ un fatto del tutto normalissimo, assolutamente naturale.

Dopo circa un anno di saliscendi emotivi e di irrequietezza delle mie equity line, decisi che avrei preso in mano la situazione.

Presi un biglietto sola andata per Barcellona, e tornai a trovare il vecchio trader che diversi anni prima mi aveva aiutato durante il mio periodo di formazione da professionista. Spiegai al vecchio trader spagnolo tutti i miei comportamenti psicologici durante l’operatività. Mi guardò sorridendo, poi con l’aria tranquilla di chi sta per dire una verità universale cominciò a parlare.

Il trading, mi disse, richiede una certa dose di schizofrenia, di personalità multiple. L’analista deve sempre essere altro da colui che opera. Tu puoi essere più individui, in quanto multiple e differenti sono le tue abilità.

Fai le analisi, creati una strategia vincente e poi, quando devi mettere il tutto in pratica, cambia personaggio. Passerai così dall’analista al trader e non ti caricherai mai più di inutili tensioni emotive. Il tuo ego non verrà più colpito in alcun modo dai risultati della strategia, semplicemente perché quella strategia è come se fosse stata ideata da qualcun altro. Il te trader sarà solo un mero esecutore. Completamente distaccato e differente da quell’analista che, a monte, ha preso tutte le decisioni di carattere operativo.

Dunque, il braccio operativo da una parte, la mente decisionale dall’altra parte. Sempre e per sempre scissi, distaccati.

Quando finì di parlare, il vecchio trader spagnolo diede un altro profondo sorso al suo tinto de verano. Ed io ero lì di fronte a lui, con la faccia da babbeo che lo guardavo, nell’incoscienza dei miei ventuno anni. Totalmente inconsapevole del tesoro che mi era appena stato donato.

 

Buona vita a tutti i miei cari lettori

Sprappi

Il Segreto dei Market Movers

 

2 thoughts on “La Schizofrenia Del Trader di Successo

  1. Leggendo il tuo articolo mi è saltato in mente questo spezzone di canzone di VASCO,
    Guarda quante verità, Quante, tutte qua.
    Ciao Vittorio

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