La Fine di Chi Semina Solo Le Vagine

Un bel giorno, durante le scuole medie, la professoressa di inglese ci fece leggere un articolo sul lavoro a Londra. Si parlava di flessibilità e di come il lavoro come lo intendevano i nostri nonni e i nostri genitori stava inesorabilmente scomparendo.

Sentii subito un forte odore di merda.

Mio padre e mio nonno con un solo reddito avevano permesso alle loro rispettive famiglie di vivere bene. A quanto pareva, questa cazzata della flessibilità era destinata a diventare un dito in culo degno del peggior esame alla prostata.

L’articolo diceva che in futuro i lavoratori dovevano essere pronti a cambiare spesso azienda, mestiere e orari. Poi si approfondiva sulla differenza tra un lavoro di tipo orizzontale diciamo all’antica e uno di tipo verticale moderno.

Verticale significa che il sistema ti scopa in piedi. Lavori poche ore, guadagni poco ma lavori 7 giorni su 7. Ad esempio lavori 4 ore al giorno tutti i giorni della settimana. Senza mai un giorno di pausa.

In pratica il datore ti suggerisce bellamente che non puoi avere una vita al di fuori del lavoro e se per caso vuoi andarti a fare un giorno al mare o ti mangi parte delle ferie o ti attacchi al tram.

Flessibilità, verticalità, povertà. Il triplice motto della rivoluzione postmoderna.

Nel 2002 qui a due passi da casa mia a Bologna venne ucciso il giuslavorista Marco Biagi. L’anno successivo venne approvata in Italia la legge relativa alla flessibilità del lavoro. A mio parere una brutta legge non vale mai in ogni caso la vita di un uomo. Ma i decenni che verranno saranno di sicuro molto duri per le nuove generazioni.

Ma torniamo alle scuole medie. Pochi anni dopo quella illuminante lettura il presagio di futuro incerto e maledetto mi ronzava ancora per la testa. Non mi piaceva l’idea di rimanere precario tutta la vita, dovevo trovare una alternativa.

A vent’anni esatti cominciai per caso ad interessarmi alla finanza. Era l’inizio del 2006 e ancora il trading non era esploso sul web come oggi. Il materiale era molto limitato e non ti nascondo che le prime letture le ho fatte su libri presi in prestito dalla biblioteca comunale.

La mia fortuna è stata di capire quando ero ancora studente universitario che avrei dovuto fare qualcosa di diverso ed eccezionale per il mio futuro. Non credere, non avevo le idee molto chiare. Sentivo però dentro di me la necessità di fare qualcosa, di uscire fuori da quei binari che il Sistema mi costringeva a percorrere. Il liceo mi aveva insegnato tante cose, ma nessuna che mi avrebbe dato da mangiare. Men che meno la facoltà di filosofia prometteva molto in questo senso.

In quel periodo avevo due vite. Studente universitario di giorno e appassionato di finanza di notte. Sono stati anni duri, devo ammetterlo. Mentre i miei amici facevano mattina a bere e scopare come maiali io stavo a casa a studiare i mercati. Mentre loro si godevano ogni weekend nella perdizione bolognese io me ne stavo nella mia cameretta cercando di cogliere i segreti più intimi dei grafici e delle loro dinamiche.

Il risultato?

Tutti i miei amici oggi sono disoccupati, sottopagati o comunque precari. Io avrò di sicuro scopato di meno durante i miei vent’anni ma ho seminato le basi per qualcosa che mi rende libero tutti i giorni.

Da ragazzino sono sempre stato un grandissimo ansioso. Probabilmente sarà stata anche questa paura per il futuro che mi ha spinto ad andare oltre nella mia formazione.

Morale della favola?

La morale della favola è che nessuno là fuori nel mondo ti regala un bel cazzo di niente. Nella vita se vuoi uscire fuori dalla massa di poveracci devi in ogni caso farti il culo. E questo di sicuro implica sacrificare qualcosa anche di molto importante. Nel mio caso è stata la spensieratezza dei vent’anni. I risultati poi fortunatamente sono arrivati, ma non c’era nessuna garanzia a riguardo. Avrei anche potuto buttare nel cesso dieci o più anni di vita.

Ma per fortuna le cose sono poi andate bene.

Insomma, il consiglio che darei a mio figlio? Studia, impegnati a fondo e quando è il momento giusto raccogli il più possibile.

Perché nella vita chi semina solo le vagine (come i miei amici a vent’anni) mangerà merda e stenti per il resto dei suoi giorni. Perché il mondo non ti regala niente e se vuoi prenderti tutto è meglio che ti metti sotto a studiare.

 

Buon sabato a tutti
Vittorio
trading.assistenza@gmail.com

 

p.s.: L’immagine sopra è una torta. Bon appétit!

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