Tecnicamente oggi è il giorno in cui Cristo non c’è. Ieri era Venerdì Santo e lui moriva. Domani è Pasqua e lui risorge. Oggi semplicemente una parte del Dio cristiano uno e trino non c’è. Ma non voglio certo trasformare questo articolo in un pezzo per il giornaletto vaticano. Figuriamoci. Solo che pensavo che potrebbe essere un grande giorno di giubilo magari per un ateo.
Io ateo comunque non sono. Anzi, sono profondamente credente. Ma di sicuro non credente in qualche tipo di testo sacro o robe simili. Il mio è un credo profondamente mistico, nel tentativo (spesso maldestro) di collegare direttamente la mia soggettività alla universalità divina del mondo. Sarebbe un discorso piuttosto lungo, dai sapori teorico-teologici probabilmente di Spinoza e Giordano Bruno. Te lo risparmio tutto.
Mia nonna è tornata ieri dall’ospedale. Ennesimo ricovero a causa di problematiche respiratorie. E nonostante tutto continua a rubare le sigarette a mia mamma. In pratica fuma da 76 anni, da quando ne aveva 11 ed era il 1945. Hitler muore nel bunker di Berlino e mia nonna inizia a fumare. Nazionali senza filtro di contrabbando che produceva da vendere al mercato nero. Roba seria, soprattutto per avere 11 anni.
Una vera forza della natura mia nonna. Ha una memoria pazzesca e una lucidità da fare invidia a un professore universitario. Non ha particolari titoli di studio, ma nel corso della sua vita ha sempre letto molto. C’è da metterci la firma ad arrivare a 87 anni con una mente così pulita. Con la vita che ha fatto, i tribolamenti, le depressioni, la guerra, la perdita della mamma quando aveva 9 anni e quant’altro è un vero miracolo dell’esistenza. Uno di quelli che ti fa diventare misticamente credente, che ti piaccia o no.
Credere mi aiuta molto. Soprattutto a portare a casa giornate che altrimenti verrebbero classificate come apocalittiche. E stai tranquillo che ne ho anche io di quei momenti lì. Se sei Nietzsche pensare che la vita sia fine a se stessa non è un grosso problema, anzi, diventa una sorta di barzelletta. Ma se non sei nichilista, e credi ancora in certi valori e nell’importanza della vita, secondo me la fede ti dà una marcia in più nell’affrontare la vita quotidiana.
La vita dopotutto non è altro che una collezione di giorni. La somma delle tue giornate è la tua vita. E non c’è nulla di più ampio e profondo di questa addizione. Mia nonna ha finora vissuto circa 31.800 giorni. Visti da questo punto di vista 87 anni non sembrano poi così tanti. Io poco più di 13.500 giorni. Sembrano alla fine dei conti numeri molto piccoli. Nella tua vita non vivrai milioni o miliardi di giorni. Vivrai qualche migliaio di giorni.
La prima volta che ho messo a fuoco questi numeri mi sono spaventato molto sinceramente. Non abbiamo tanto tempo su questa terra. Il tempo che ho devo cercare di usarlo al meglio. Il mio cuore ritarda la mia morte ad ogni battito ed ogni mio respiro è la vita che cerca nuovamente di non lasciare abbandonare se stessa.
Domani sarò a pranzo con la nonna, i miei genitori, la mia compagna e i nostri immancabili gatti. In fondo sono queste le cose belle della vita. E alla fine dei miei giorni, voltandomi malinconicamente indietro, vorrei guardare con amore e nostalgia alla bellezza dell’album dei ricordi che ho collezionato nel mio breve ma intenso iato su questa Terra.
Buona Pasqua a te e alla tua famiglia
Vittorio
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