Il Fatto, il Truzzo e il Birrino

Ogni anno ad agosto, mentre tutti gli altri se ne vanno in luoghi balneari o montani affollatissimi, mi prendo una decina di giorni per starmene da solo in tranquillità e solitudine. Mentre ti scrivo sono proprio “in quei giorni”, immerso nelle mie riflessioni e nel mio stare da solo con me stesso.

Bologna in questo periodo è un universo alla Sergio Leone. Pistoleri con micidiali bottiglie di Atlas da 9 gradi sfidano maniscalchi con le tasche piene di anfetamine. Questo il paesaggio umano di questa landa desolata della pianura padana estiva.

Cosa faccio in questi giorni? Niente di particolare, apparentemente. Leggo di filosofia, studio i grafici, mi faccio qualche buona mangiata, suono e soprattutto penso. Dopotutto pensare è il passatempo preferito di noi filosofi, diciamo il nostro mestiere principale, il nostro pane quotidiano. Senza il pensiero non ci sarebbe movimento, perché senza il pensiero la mano rimane uno strumento inerme.

Ma soprattutto progetto. Progetto quello che sarà l’anno venturo, penso alle iniziative e ai modi di fare alzare l’asticella dei profitti a me e a tutti quelli che hanno deciso di intraprendere quel meraviglioso cammino che è la libertà finanziaria.

Abbiamo avuto giorni di fuoco, e ne avremo ancora. Esco molto poco. Il microclima che ho creato nella mia casa è un’oasi in questo deserto rovente e faccio molta fatica ad abbandonarlo, anche se per poco.

Dopotutto il profitto non dorme mai, neppure ad agosto, neppure quando i polli vanno in vacanza. Te lo dice uno che ama viaggiare con 25 gradi.

Ma come fa la gente a vivere una vita tanto misera e ripetitiva?

Ti aspetto ad Appuntamento con la Ricchezza.

Cambiare per credere.

Buona giornata

Sprappi

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