I Trader Poveracci dell’Ultimo Minuto

E’ una metà maggio alquanto anomala qui da me. C’è un clima da stagione delle piogge. Solitamente questo è il mese che preferisco in assoluto. Non avevo mai visto una roba del genere. Ma non mi stupisce affatto.

E non per le teorie troiate ecologiste di cui la rete è merdosamente piena. Come ho detto in altri luoghi, io amo le foche e i pinguini inzuppati di greggio. E non credo affatto che i cambiamenti climatici siano unicamente da ricondurre alla condotta dell’uomo.

Il clima sulla terra è da sempre in continua evoluzione. Per fare un esempio tra il XIV e il XIX secolo si parla di Piccola Era Glaciale, per descrivere un periodo in cui la terra era colpita da inverni lunghi e molto rigidi. E allora non vi erano in giro il petrolio e l’inquinamento di oggi.

La realtà è che l’uomo è come i gatti, molto abitudinario. Ci si abitua in fretta alle circostanze di ogni tipo e si fa fatica ad accettare un qual si voglia cambiamento.

L’uomo è terrorizzato da due cose fondamentali. La prima è il cambiamento, la seconda è l’ignoto. Quello che cambia inaspettatamente e che non si conosce fanno molta paura all’uomo perché lo pongono in una prospettiva di incertezza.

E’ proprio questa incertezza che i trader poveracci dell’ultimo minuto non riescono ad accettare e fare propria.

Il successo è roba da audaci, da gente flessibile che non ha paura di ciò che gli è sconosciuto. Anzi, cavalca l’incertezza a suo vantaggio, proprio come il surfista cavalca l’onda che lo porterà a riva, ma che potenzialmente lo potrebbe anche uccidere.

E’ proprio qui che risiede la sottile linea che separa il successo dalla disfatta.

Sono dettagli fondamentali.

Proprio quelli che se non conosci ti porteranno con sentenza abbreviata al fallimento.

Buon fine settimana

Sprappi

Il Segreto dei Market Movers

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