In questo periodo scrivo e leggo molto. Il mio intelletto e il mio spirito, finanche il mio corpo, me lo richiedono a gran voce. Mi piace scrivere di poesia principalmente. Nel corso degli anni ne ho già collezionate centinaia. Non mi importa che siano belle o brutte, non me ne frega niente. Scrivo per me, e per nessun altro. La scrittura può diventare, se presa con il giusto spirito, una vera e propria medicina, una reale cura contro i malesseri della modernità.
Quando usciamo fuori di casa tutto è finto. Quasi tutto quello che troviamo in strada è lì con l’unico scopo di prendere il nostro denaro. Dopotutto, chi aprirebbe mai un’attività senza volere fare profitto? Fatto sta che le nostre città sono fenomenali Paesi dei Balocchi per spendere denaro, per farci dilapidare sostanze.
Tutti che ci vogliono prendere la nostra ricchezza e nessuno che ci insegna come crearla.
Sono proprio questi i presupposti per creare generazioni di squattrinati. La gente lavora per spendere e questa è una malattia mentale. Se la gente lavorasse per investire probabilmente il mondo sarebbe molto meno competitivo e ansiogeno di quanto è. La borsa è un gioco molto onesto. Se tu guadagni un altro perde, e viceversa. Le regole sono semplici e chiare. Ma nella società non è così. La persuasione la fa da padrona e la gente si appoggia costantemente sul comodo sofà della manipolazione mentale.
Non c’è nulla di più deleterio dell’accomodarsi. Gli smartphone hanno avuto così tanto successo perché anche un idiota potrebbe usarli. Puoi fare tutto con grande semplicità e senza pensare troppo. La gente, masse di caproni che girano come degli ebeti per strada, non si rende conto che vive una vita non libera ma condizionata da ciò che gli viene imposto. E allora subisce inerme e ignara la vita precostruita loro da altri.
Questo non è vivere, questo è essere morti viventi.
Ma la creatività, quella che ognuno si porta dentro, la creatività è la chiave di volta e di svolta. La creatività ti permette di diventare finalmente te stesso in un universo di automi privi di consapevolezza.
E di uscire di casa la mattina respirando una nuova aria, il sospiro della libertà, l’essenza della vita vera.
Buona giornata
Sprappi
Ciao Vittorio, come sempre condivido pienamente quello che scrivi sul tema della schiavitù moderna, sui moderni costruttori di piramidi. Anche se alla fine il tema è sempre quello. Probabilmente è legato alla natura del blog. Ad ogni modo tornando al fatto che scrivi per te stesso, io credo che oggi con tutta l’ offerta artistica o presunta tale che ce ,l’uomo può e deve creare autonomamente l’ arte di cui vuole godere.
La vita è troppo breve per essere vissuta.
Coccodè
Il tema è sempre quello perché i poveracci sono sempre quelli. Un branco di caproni ammaestrati male ed allevati peggio.
A presto
Vittorio