Non amo il rischio. Sono una persona che sostanzialmente adora il controllo. Mi piace sapere che tutto quello che gira attorno a me percorre la propria direzione sui giusti binari, senza deviazioni impreviste.
Cominciai ad operare in reale dopo un anno e mezzo di intenso lavoro in demo. Al tempo in paper guadagnavo la media di 500 euro lordi al giorno. Sapevo benissimo che passare in reale voleva dire abbassare di parecchio, almeno inizialmente, la mia equity. E questo per svariati fattori, tra i quali la psicologia in primissimo piano.
Avevo un mio piano preciso, avevo calcolato tutto quanto. Anche la possibilità sventurata di un altro 11 settembre proprio mentre ero a mercato nella direzione sbagliata.
Cominciai a lavorare sul mercato regolamentato con un piccolo conto da 2.000 euro. Facevo operazioni solo a trend con uno stop molto piccolo unicamente sui derivati regolamentati che mi potevo permettere.
Il mio primo obiettivo? Raddoppiare il mio capitale e prelevare dal conto i miei 2000 euro iniziali per ricominciare tutto da capo lasciando depositati i 2.000 euro che avevo guadagnato.
Per l’impresa avevo scelto tre strumenti a me oggi particolarmente cari: il mini Dow, il mini Nasdaq e il Petrolio.
Come da programma la difficoltà del reale si fece sentire subito e chiusi in pari al netto delle commissioni il primo mese. Passare da 500 euro di gain al giorno a zero era stato un bel salto, ma sapevo che la psicologia può giocare brutti scherzi in questo ambito, e continuai per la mia strada. “L’importante” mi dicevo “è non perdere soldi visto che ho deciso di investirne pochi”.
Il secondo mese cominciai a guadagnare qualcosina, ma fu dal terzo mese che le cose cambiarono radicalmente. Avevo raggiunto l’obiettivo principale di tutti i traders che vogliono vivere di questo mestiere: meccanizzare i movimenti, insomma, annoiarmi facendo le operazioni senza provare più alcuna emozione.
Facevo 5 operazioni al giorno. Riuscii dopo due ulteriori mesi, quindi alla fine del quinto mese, a raggiungere il mio primo obiettivo: ero partito con 2.000 euro sul conto ed ora ne avevo 4.000. Prelevai 2.000 e lasciai gli altri 2.000 sul conto per lavorare. Da quel momento ero consapevole di non stare più rischiando soldi miei, ma di stare lavorando con denaro altrui.
Il mio secondo obiettivo era quello di arrivare gradualmente a 10.000 euro, cifra che mi avrebbe dato una certa tranquillità nonché una certa agiatezza di manovra. Inoltre avrei avuto la possibilità di lavorare sullo strumento che conoscevo meglio di tutti: il Dax.
continua…
Non credere a una parola di quello che dico, osserva con i tuoi occhi e sperimenta con la tua mente.
Buon fine settimana
Sprappi
Il Segreto dei Market Movers
Quello che non riesco a fare io…….meccanizzare i movimenti, controllare bene il rischio e non provare piu’ nessuna emozione durante il trading…….
A volte divento un giocatore d’azzardo e non me ne accorgo, questo è il problema……me ne accorgo quando il trade va nella direzione sbagliata e mi faccio male……
Questo è il mio problema maggiore…….la psicologia e un piano perfetto e meccanico….
Ci sono delle metodologie tecniche e psicologiche per ancorare lo stop loss e le perdite. Devi pensare che la tua mente è il risultato di due fattori: ciò che sei per natura e le esperienze che hai vissuto. Ora, il fatto che tu sia un giocatore d’azzardo per natura è assolutamente improbabile dal momento che in natura non ci sono casinò. Il nostro pensiero è stato programmato in un certo modo dalla società, e noi non dobbiamo fare altro che riprogrammarlo. Se sai come fare, puoi raggiungere qualsiasi risultato. Abbi pazienza Francesco.
Mi sto interessando solo da un mese al trading e ho un sacco di domande.Forse questo è un sito troppo avanzato,ma mi piace molto. Le domande sulla tua storia sono: Come ti sei preparato prima del periodo demo, cosa hai studiato. Per mercato regolamentato cosa intendi esiste un mercato regolamentato anche per le valute.Grazie.
Se c’è fra i lettori di questo blog qualcuno che ha voglia di condividere le sue esperienze mi farebbe molto piacere. Grazie ancora.
Ciao Roberto, benvenuto sul blog. Prima del periodo di demo e durante ho fatto gli studi più eterogenei per crearmi una formazione di base. Leggevo tutte le fonti che trovavo senza nessuna discriminazione, volevo sapere tutto. Poi come ho già detto in più luoghi sul presente blog ho avuto la fortuna di frequentare per un anno un broker regolamentato in Spagna ed è da quell’esperienza che ho consolidato le mie conoscenze. Questo è un mestiere nel quale non si smette mai di imparare, e al quale bisogna avvicinarsi con il dovuto mix di cautela, tenacia e voglia di studiare. Nel mercato regolamentato i tuoi ordini vanno nel mercato, valute comprese, in quello non regolamentato i tuoi eseguiti si fermano davanti alla soglia di casa del tuo broker. In definitiva, nel primo caso il broker è unicamente un intermediario, nel secondo è il tuo primo avversario.
Buona serata
Vittorio
ciao vittorio mi piacerebbe faresti un webinar a mercati aperti di un oretta dove si puo’ interagire in chat e si vede mentre operi.
se possibile. grazie buon week end e complimenti ancora anche per la tua storia degna di una persona sicura di se stessa e per essere dei trader bisogna sapere il fatto suo altrimenti gli squali ci mangiano prima o poi …
Ciao Leonardo, il webinar sarà una delle prossime cose che faremo. Il problema di parlare e chattare mentre opero è che o rimango concentrato su quello che faccio o interagisco con voi. In ogni caso la tua proposta è più che accolta. Se non durante l’estate, lo faremo in ogni caso prossimamente.