Sono tanti i problemi che possono colpire l’aspirante trader professionista. Primi tra tutti sono senza dubbio i problemi psicologici. Perché vuoi vare trading? Cosa provi quando guadagni? Cosa senti dentro di te quando invece perdi?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che si possono porre ad uno studente. Ma ci sono altri dilemmi a cui bisogna dare un nome e una soluzione. Solitamente chi si affaccia al trading da poco tempo è ossessionato dal problema della tecnica di entrata.
L’entrata è certamente un punto di fondamentale importanza per il trader. Sapere in quali condizioni del mercato è più probabile prendere un profitto è molto importante per sapere filtrare bene sul lungo termine le proprie operazioni. Non bisogna però trascurare un fattore molto importante, ovvero quello relativo alla gestione.
In molti ripetono la stessa cosa. Del tipo: “Non importa la tecnica di entrata. Se gestisci bene puoi anche tirare una moneta in aria per decidere da che parte entrare”. Bene, ti posso garantire che quelli che dicono così non hanno la benché minima idea di cosa significhi fare trading con costanti profitti.
L’arte del trading è costituita da numerosi fattori organici che vanno presi in considerazione correttamente allo stesso tempo. In quei millesimi di secondo in cui decidi di entrare è la tua intuizione che parla per te. Non hai tempo di fare tanti ragionamenti, entri e basta. La facoltà intuitiva, in tal senso, si fa portatrice di tutta l’esperienza, la conoscenza e il talento che ti caratterizza.
Quando compi azioni meccaniche e allo stesso tempo razionali, come quando guidi la macchina o la bicicletta, porti il tuo corpo e la tua mente ad agire per abitudine al palesarsi di determinate circostanze. La mente non è qualcosa di statico, ma di plasmabile e molto malleabile. Anche i cosiddetti “duri di testa” hanno la possibilità di cambiare se gli viene insegnato come fare.
Molte volte si sente parlare qualcuno che dice: “eh si, tu la fai facile, ma io sono cinquant’anni che faccio questa cosa in questo modo. Non cambierò mai, è impossibile!”. Ti posso garantire che ci sono persone anche molto anziane che riescono a modificare nonostante l’età le proprie abitudini. E questo non perché siano dei fenomeni, ma semplicemente perché hanno passato la vita ad accettare il cambiamento.
Quando inizi a fare trading devi accettare di cambiare. Questa attività, l’abbiamo detto in più luoghi, è capace di fare affiorare sia il meglio che il peggio che è in noi. Le virtù come i vizi e le paure affiorano alla velocità della luce appena ci si mette a lavorare in reale sulla piattaforma. Nessuno è esente da questo fatto, e chiaramente nei primi tempi non lo sono stato neppure io.
Mi ricordo che il primo mese di reale, ormai la bellezza di dieci anni fa, è stato un vero inferno. La mia principale attività non era tanto quella operare sui mercati, ma quella di combattere me stesso, le mie paure, le mie ansie e tutte quelle cose che tentavano di frenare i miei obiettivi.
Ero semplicemente programmato male, o meglio, ero programmato a reagire in maniera non corretta a determinati stimoli, in tale contesto al trading. Ti scrivo queste parole per farti capire che non sei solo. Tutti, anche io nonostante sia trader professionista, hanno delle paure. E’ un fatto assolutamente normale ma modificabile della nostra natura.
La paura di essere sbranati da un leone è una paura naturale. Allo stesso modo il terrore di perdere soldi in borsa è altrettanto naturale, perché nella società civile esiste un collegamento diretto tra sostanze economiche e sopravvivenza. Se hai soldi sopravvivi, se li perdi tutti vai in rovina.
Se tieni il tuo rischio piccolo e proporzionato alle tue finanze le paure col tempo sfumano nel nulla. La gestione del capitale è di basilare importanza per riuscire ad uscire vincitore dal Colosseo della borsa. Filtra bene le operazioni in modo tale da rischiare poco e guadagnare tanto. Inizialmente non pensare a quante te ne vanno bene e quante male. Tieni rischio/rendimento almeno 1 a 3 e vai sereno. Il tuo capitale, se segui queste semplici regole, è tutelato sin dall’inizio.
Avrai così la possibilità di non bruciare il tuo preziosissimo capitale e di riuscire ad accumulare quell’esperienza necessaria per diventare un vero drago dei mercati. E ricorda sempre, la fretta in questo mestiere non ti porta da nessuna parte.
Prenditi tempo e tieni bassi i rischi. I risultati e la tua nuova vita finanziariamente libera non tarderanno a premiare il tuo impegno e il tuo talento.
Buona giornata
Sprappi
Concordo appieno, Vittorio…l’ aspetto emotivo e psicologico riveste un’importanza fondamentale nel trading, tant’è che si dice che solo in minima parte è tecnica, tutto il resto è psicologia. Io opero ancora in demo, so che per quanto mi possa preparare a dovere, appena affronterò il reale, mi troverò nella situazione che hai descritto tu. Tuttavia, credo che valga il detto “chi non risica non rosica”, cioè arrivati ad un certo punto si deve comunque provare….ovviamente, non intendo prendere decisioni avventate e con leggerezza, ma voglio dire di arrivare, in demo, ad avere la massima padronanza possibile della tecnica, delle emozioni e in generale di tutto ciò che serve per fare trading…poi, a quel punto “buttiamoci!” E’ come guidare per la prima volta una F.1…si si, puoi studiare e fare simulazione fin che vuoi e sono cose senz’altro fondamentali…ma quando siederai nell’abitacolo, beh, sicuramente è ancora un’altra cosa! 🙂 Però è un passo che devi fare per forza, se vuoi diventare un pilota, mettendoti faccia a faccia e affrontando tutto ciò che potrebbe metterti bastoni tra le ruote….!
Ciao Stefano, la tua metafora calza a pennello. L’esperienza diretta è qualcosa che non è possibile acquisire attraverso scorciatoie. Ognuno deve fare il proprio percorso personale, affrontando in prima persona i propri fantasmi e i propri limiti.
Buona serata
Vittorio
Ciao Vittorio bellissimo articolo su quello che un trader deve fare. stop piccoli e R:R 1 a 3 ma fare tutte le operazioni e non aver paura seguire il proprio piano di trading e i pattern che uno conosce che statisticamente sono affidabili oltre 80%.
Succedeva e succede tuttora di entrare e vedere il prezzo che continua a muoversi e voler chiudere ma tu devi seguire il tuo piano e crederci importante lo stop molto stretto.
GRazie ancora per le pillole di saggezza e verita’ che ci trasmetti.
Ciao tuo amico leonardo
Esatto Leonardo, l’importante non è la singola operazione ma la proiezione sul lungo termine. Se ti attieni rigidamente al piano è molto difficile lasciare soldi sul piatto.
A presto
Vittorio
Buongiorno, Vittorio.
Che cosa è successo dopo quel primo mese in reale? Come ti sei riprogrammato? Ti sei fermato? Come hai potuto cambiare la situazione?
Una buonissima giornata
Fabrizia
In borsa devi sempre essere pronto a cambiare. Se un atteggiamento mentale non funziona devi modificare modo di pensare e quindi di agire. La filosofia mi ha aiutato molto in questo senso.
Buona giornata
Vittorio