Quando Satana Non Ti Succhia il Cazzo Abbastanza Bene

Un tempo la chiesa identificava Satana con le streghe, o magari con gli omosessuali. A volte anche con gli eretici, alla Giordano Bruno insomma. Oggi per fortuna le cose sono cambiate. Ma il diavolo è sempre lì, pronto a farsi vivo in forme e sembianze nuove. In un preservativo, o in un cagnolino adottato al posto di un bambino. Se c’è qualcuno che parla a ruota senza sapere un cazzo della vita, quelli sono in fondo proprio i preti e il loro entourage pedo-pederastico.

Ma non divaghiamo troppo.

Per la maggior parte dei miei amici avere il posto fisso è il sogno della vita. Una bella casetta, la scopatina quindicinale a cavallo dello stipendio e delle idi del mese. Un cane a rallentatore che corre su un prato verde, che mangia un chilo di macinato al giorno e lo trasforma in guaiti e merda. Un bel quadretto alla Mulino Bianco. Col papà bello felice di uscire di casa la mattina presto, con la cravatta che strozza e una sfilza di debiti da fare invidia alla Lehman Bothers.

E poi ieri sera è attivata una notizia. Un nostro amico è stato finalmente assunto a tempo indeterminato. Gridi di festa, grandi pacche sulle spalle e una vita che gli si prospetta tutta in discesa. Esatto, in discesa. Nella fogna esistenziale, nella distruzione dell’individuo, nella forca della creatività e dell’individualità.

L’abbiamo, insomma, perso per sempre. Perché lui, da statale, non si sognerebbe mai di abbandonare il proprio posto tanto sudato da piccola ape operaia sodomizzata a sabbia senza lubrificanti. Il sistema capitalistico cerca di tenere tutti sotto controllo. Dai dipendenti agli autonomi, dai disoccupati agli imprenditori. Tutti sotto lo stesso faro. Tutti soggiogati al medesimo Grande Fratello sistemico. Ma il posto fisso signori. Il posto fisso è il peggio del peggio. Se c’è qualcosa che oggi dovrebbe essere bruciato sul rogo dell’esistenza è proprio l’idea stessa di lavoro a tempo indeterminato.

Non c’è nulla di più avvilente che doversi svegliare la mattina per compiere sempre le stesse azioni. Per fare lo stesso medesimo lavoro per 40 anni. 40 anni della tua preziosissima vita che trascorrerai al servizio di qualcuno o qualcosa totalmente distaccato da te. Diverso dai tuoi sogni, dai tuoi obiettivi di vita e da tutto ciò che ti contraddistingue come individuo.

Tu non hai bisogno di un lavoro. L’essere umano non ha bisogno di un lavoro. La sola cosa di cui tu hai bisogno sono i soldi. E (ti dirò una grande verità adesso, quindi preparati a squirtare sborra sullo schermo), lavoro e soldi non hanno alcun collegamento tra loro. E’ tutto nella testa dell’essere umano. Tu fai una serie di azioni e ti pagano per questo. Ma in realtà ci sono decine e decine di modi per fare onestamente denaro. Non c’è bisogno di farsi assumere a tempo indeterminato.

La gente dice: ora mia hanno assunto. Sono a posto. Adesso potrò comprarmi questo, questo e quest’altro. Ma con 1500 euro al mese per tutta la vita, cosa cazzo potrai mai fare se in più ti indebiterai di 500 euro fissi al mese? Con 1000 euro, oggi, in quasi tutta Europa, ti ci puoi pulire il culo. Ma non lo capisci? Regali la tua vita all’anima del cazzo per del denaro. Che sono pezzi di carta senza alcun valore intrinseco.

Perché alla fine a te non serve né il lavoro, né il denaro. A te serve il modo di dare valore al tuo tempo e alla tua vita. Tutto il resto sono mere cagate. Il contratto a tempo indeterminato è il vero demonio del nostro mondo contemporaneo. Non c’è nulla che appiattisca, svilisca, impoverisca e annienti tanto l’individuo come il posto fisso. Peggio ancora se è un posto fisso statale. Allora sei proprio il fottuto tra i fottuti.

Ma tu ti credi diverso. E intanto domani tornerai al tuo lavoretto ignobile di sto cazzo. Ed aspetterai come un agnellino impaurito il tuo stipendietto da quattro spicci. Che, per carità, almeno arriva preciso ogni santo mese. E fai i i conti su di esso. Tanti sono i “potrei fare”, i “vorrei programmare”. Ma il sistema lo sa bene come deve fare. E ti dà uno stipendio che sia non troppo basso da renderti indigente ma neppure troppo alto da permetterti di avere un giorno abbastanza soldi da renderti libero. Quello che riceverai lo spenderai tutto. Il sistema lo sa che ti sta fottendo, col suo forcone satanico nel tuo sfintere ogni santo mese.

Tu credi di non avere scelta e invece ce l’hai. Lo stipendio fisso è una delle peggiori droghe che esistano al giorno d’oggi. Puoi però disintossicarti e tornare libero. Perché, se ci pensi un maledetto secondo, meglio mangiare pane e cipolla per tutta la vita ma essere liberi, che essere per sempre schiavi del sistema in cambio della mera sopravvivenza.

Alla fine non è che voglio convincerti. A me non me ne frega un funcia di minchia. Io non ho mai lavorato un solo secondo della mia vita da dipendente. Figuriamoci poi a tempo indeterminato. Al solo pensiero mi vengono vomito e diarrea all’unisono. E se proprio ti piace vivere nel tuo giardinetto domestico, che stai comprando con un fottutissimo mutuo al prezzo della tua vita, almeno spero per te che tua moglie ti sappia succhiare il cazzo a meraviglia. Perché se il lavoro ti deve inculare tra le fiamme dell’inferno, che almeno tu abbia modo di svuotare prostata e sistema nervoso da tutta questa schifezza esistenziale e sistemica.

Buon risucchio prostatico a tutti
Vittorio
trading.assistenza@gmail.com

 

2 thoughts on “Quando Satana Non Ti Succhia il Cazzo Abbastanza Bene

    • Purtroppo è la vita di miliardi di persone. Oggi si potrebbe avere tutto e i popoli invece hanno sempre meno.

      Un caro saluto

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