Psicologia del Trading Online Istituzionale – L’istante della tua morte

Da un lato il trading è una grande passione. Dall’altro mentre si opera sarebbe meglio non provare emozioni. Come fare per convivere con questo paradosso interiore?

Innanzitutto dobbiamo essere sinceri con noi stessi: non possiamo scegliere di provare emozioni allo stesso modo in cui scegliamo il salame o il prosciutto mentre ci facciamo un panino. Le emozioni vengono da sole, emergono dall’intimo di noi stessi e molto difficilmente si riscono a controllare appieno.

Una emozione è lo specchio di come stiamo conducendo la nostra vita in un dato istante. Se mentre facciamo trading proviamo ad esempio paura, significa che in quel preciso momento sta accadendo qualcosa che può impedirci di raggiungere il nostro obiettivo.

Perché emerge la paura quando entriamo a mercato?

Il trading, come abbiamo già detto più volte, ci mette al cospetto delle nostre debolezze più recondite e soprattutto di tutti quei programmi che ci sono stati installati nella mente da quando siamo nati.

E’ inutile dire che la società nella quale cresciamo influenza profondamente ciò che siamo attraverso un meccanismo di creazione delle credenze. Le credenze sono strumenti essenziali per la nostra vita perché non solo ci permettono di avere dei criteri di interpretazione della realtà ma incidono profondamente sulle nostre modalità di prendere delle decisioni.

Se credi che guadagnare 10 euro a ora sia già un ottimo risultato, allora rischiando 50 euro in pochi istanti o minuti in una singola operazione di trading ti sembrerà di mettere sul piatto una fortuna. E tutto questo indipendentemente dalla mole del tuo conto.

Il povero ha paura del denaro perché per lui corrisponde a fatica, a tanto tempo impiegato per ottenerlo. Il ricco è entusiasta del denaro perché è un mezzo per ottenere tutto quello che vuole in poco tempo.

Un imprenditore miliardario ma privo del suo tempo sarà sempre un poveraccio perché non è padrone della risorsa fondamentale, allo stesso modo del poveraccio che ha tanto tempo libero e nessuna risorsa per sfruttarlo appieno.

Da questo semplice ragionamento concludiamo che è tutto un problema di equilibrio tra tempo e denaro.

Il tempo fa paura sul lungo periodo attraverso la minaccia della morte. Il denaro fa paura sul breve periodo con la minaccia della povertà.

Una volta che riesci a sradicare dalla tua mente la paura che hai per il denaro avrai la possibilità di riprogrammare i tuoi pensieri incanalandoli nel flusso della ricchezza, il flusso di coscienza attraverso il quale si può essere ricchi sfondati anche senza possedere un centesimo.

La ricchezza è dentro la tua mente, non sul tuo conto in banca. E quelli che ti vogliono buttare giù e ti gridano il contrario lo fanno perché temono che tu riesca ad ottenere ciò che loro stessi desideravano ma che per debolezze e contingenze hanno mancato.

L’invidia è una brutta bestia almeno quanto la paura. Chi le domina è vincitore, chi si arrende rimarrà sempre un perdente.

Immagina di avere cento anni, di essere su una sedia a rotelle e vivere le tue ultime ore pensando a tutto quello che avresti potuto fare ma che per inerzia ed inettitudine non sei riuscito a concretizzare.

Pensa a quella donna, con la quale non hai voluto provare per il timore di un rifiuto. Ricorda quell’affare, nel quale non ti sei buttato per paura del possibile fallimento.

Cosa c’è di peggio che terminare la propria vita con in testa un’enciclopedia di “se avessi fatto…”, “se solo avessi avuto il coraggio di provare”?

A te la scelta. La mia l’ho già fatta da tempo.

Buona giornata

Sprappi

Il Segreto dei Market Movers

 

 

 

 

2 thoughts on “Psicologia del Trading Online Istituzionale – L’istante della tua morte

  1. ciao vittorio : visto che oggi hai tirato fuori l’argometo su l’invidia, cosa può scaturire linvidia di una persona verso un’altra?

    • Ciao Poletto, a mio modo di vedere le cose l’invidia nasce nel momento in cui desideriamo lo stato di cose di qualcun’altro.

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