L’autunno in città sembra essere arrivato da un momento all’altro. Lo stacco tra l’estate e l’autunno ha sempre portato con sé un che di traumatico. Dall’apice di una natura lussureggiante ai giorni sempre più bui di un mondo tutto da ricostruire.
Certo, l’autunno ha anche molti lati positivi. Innanzitutto ad un certo punto non si suda più. Per come sono fatto io è molto meglio un bel maglione al petto nudo. Preferisco di gran lunga il freddo. Dopotutto sono nato in pieno inverno, è la mia stagione. Sono venuto al mondo nel bel mezzo di una delle nevicate più abbondanti del XX secolo in Italia.
Ho ripreso ad operare da qualche sessione. La prima cosa che mi salta all’occhio è l’altissima volatilità dei mercati. Chiaramente in contesti simili tenere gli stop troppo stretti nei momenti sbagliati è di certo controproducente.
La verità è che per fare trading ci vogliono i soldi. E non ti parlo di poche migliaia di euro.
Per operare con tranquillità e profitto ci vogliono sbadilate di soldi. E questo non tanto per l’operatività in sé, quanto per far fronte alle variazioni di volatilità di cui il mercato si fa protagonista.
Se normalmente, con una volatilità media, i tuoi stop stanno intorno ai 250-300 euro, oggi per operare tranquillo ti potrebbe essere necessaria una iniezione di liquidi atta a portare il tuo stop fino, se non oltre, i 500 euro l’uno.
Il trading è un mestiere da aristocratici, non lo dimenticare. E’ un’attività selettiva sotto molteplici aspetti e se pensi di venirne fuori vincitore senza avere gli strumenti sbagli di grosso.
Pensaci su, io intanto mi avvicino a finire di leggere un libro.
Buona giornata
Sprappi