La Temperanza dei Mercati

Appuntamento con la Ricchezza si avvicina sempre di più. L’autunno fatica a partire e per quanto mi riguarda sono più i momenti di sudore che quelli di brividi. Le vie del centro appaiono ancora gonfie di studenti ubriachi e studentesse scosciate, come se non esistesse più il freddo, come se non servisse più fare i conti con il calendario.

Siamo stati partecipi di due giornate molto volatili dei mercati. Il Dax ha registrato un importante ribasso, poi recuperato il giorno successivo, che ci ha dato modo di portare a casa dei bei profitti con le nostre tecniche basate sulla Manipolazione dei Prezzi.

La situazione politica a livello internazionale è più instabile che mai. Sembra che il mondo intero stia potentemente svoltando a destra e che ogni microsistema non possa fare altro che inimicarsi tutti gli altri. E non sto solo parlando della situazione tra Usa e Corea del Nord. Se ci sforziamo a guardare il mondo da una prospettiva distaccata e lontana ci rendiamo conto che, come si dice a Bologna, sono tante le cose che non battono pari.

La questione del Grande Progetto Mediorientale, i continui conflitti endogeni in Africa e le politiche imperialistiche delle multinazionali sono solo alcuni dei fattori che generano instabilità nell’intero pianeta.

E’ l’instabilità che genera eccessi di volatilità. Quando i book sono pieni il mercato è più difficilmente manipolabile. E’ per questo che noi necessitiamo di una Volatilità Media e di conseguenza di un intermedio livello di incertezza.

Usando un’espressione mutuata dal vocabolario aristotelico possiamo dire che cerchiamo la Temperanza dei Mercati. Il mercato, in tal senso, non deve pendere né da un eccesso né dall’altro.

Una sana via di mezzo è quella che cerca il trader intelligente, quello che vuole guadagnare tutti i giorni con serenità. E se questo significa diventare aristotelici, beh, ben venga Aristotele.

Buona giornata

Sprappi

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