Nel 2012 ho avuto la fortuna di operare e studiare presso il broker di Barcellona. In quell’anno ho imparato tanto, ma soprattutto ho appreso un metodo di studio che può essere applicato sia al trading che alla vita. Ho dovuto, in prima battuta, fare i conti con le mie credenze. A 27 anni sapevo già tante cose sui mercati, molte delle quali che, mio malgrado, si sono rivelate profondamente sbagliate.
Sui mercati nulla si crea e nulla si distrugge. Se c’è un venditore da qualche parte ci sarà anche un compratore. L’idea infatti che il mercato salga o scenda perché ci sono più compratori o venditori è una cagata pazzesca. I compratori sono sempre uguali in numero ai venditori. Sempre. Una verità così apparentemente banale si scontra con un mondo della formazione finanziaria nel quale si sentono cazzate di ogni tipo. E la gente paga per imparare queste fandonie.
E poi c’è il mondo. Con i suoi ormai 8 miliardi di esseri umani. Ma quanti di questi sono realmente liberi? Siamo abituati a pensare al ventesimo secolo come un periodo in cui nel mondo occidentale la schiavitù comunemente intesa sia stata abolita ovunque. Ma è davvero così?
Non c’è più grande schiavo di chi vive in una gabbia fatta di parole, di idee. Le sbarre di questa prigione sono delle paure. Prima tra tutte la paura di rimanere senza soldi. La gente ha il terrore di restare senza denaro. E per questo motivo accetta ogni genere di fottuto lavoro apparentemente sicuro, ma che gli dia la paghetta a fine mese. Perché è di questo che si tratta, una paghetta. Ti ricordi quando i tuoi ti davano i soldi ogni fine settimana? Ecco, la stessa cosa. Quella è la tua ancora di salvezza dalla paura della povertà. L’uomo comune ha bisogno della paghetta ogni mese. E se da un giorno all’altro la perde allora va in tilt come un flipper impazzito.
Nel nostro mondo chi è veramente libero rappresenta meno dell’1% della popolazione mondiale. A conti fatti forse era meglio la schiavitù storica. Perché almeno era palesata e le veniva dato un nome, un cognome e un indirizzo. La realtà è che sei schiavo di te stesso. Di blocchi mentali che ti sono stati inculcati da genitori e insegnanti loro stessi già in catene da generazioni.
Ma tanto dirai, io sono imprenditore, sono libero professionista. Peggio che andar di notte. La maggior parte degli imprenditori sono invece schiavi della propria idea di business. E arrivano a lavorare molto, ma molto di più che se facessero i dipendenti. E per molti, a conti fatti, il gioco non vale la candela. La vita diventa il lavoro e il lavoro diviene la vita. Quando questo accade la paura di impoverirsi è ai massimi livelli. Vivi costantemente ad un piccolo passo dal baratro. Il rischio è quello di passare l’intera esistenza a rincorrere il denaro, eternamente terrorizzato dallo spettro del fallimento.
Chi rimane inquadrato nello schema, dipendente, imprenditore o libero professionista che sia viene schiacciato. Ma da cosa esattamente? Dalle grosse concentrazioni di denaro. Quelle che permettono alle multinazionali di fare del mondo quello che vogliono.
La via di uscita allora rimane l’individuo. Con la sua unicità, la sua irripetibilità e soprattutto la sua creatività. In borsa, nel lavoro, nell’amore, nel gioco e in generale nella vita vince chi è creativo. Chi riesce, nonostante tutta la merda con cui è stato imbottito da quando è nato, a prendere una strada diversa, unica e originale.
Se il lavoro dei tuoi sogni non esiste, allora crealo. Se la vita dei tuoi sogni ti sembra un miraggio, allora creala. Crea il mondo a tua immagine e somiglianza. Sii il dio di te stesso. Sìì il fine numero uno di ciascun battito nel tuo petto. L’universo è là fuori che ti aspetta per essere creato e plasmato da te.
L’eternità è a un’idea di distanza. Il tuo spirito più profondo ringrazierà la tua vita per questo. Ed il mondo sarà per sempre la casa dei tuoi sogni realizzati e del tuo io più profondo. Libero, senza catene e con davanti una vita intera da assaporare nel nome della gioia di essere quello che sei.
Un perfetto fine settimana a te
Vittorio
trading.assistenza@gmail.com
Salve, il trading non mi interessa, ma seguo il blog per le analisi sulla società odierna che trovo strepitose.
Grazie Dott. Vittorio.
Spero di leggerLA ancora a lungo.
Buonasera Massimiliano, credo che il suo sia uno dei più bei commenti che abbia mai letto su questo blog. Per me è davvero importantissimo il feedback dei lettori e degli allievi. Qui sarà sempre il benvenuto.
Stia bene e un caro saluto
Vittorio