La differenza tra mercato vero e mercato falso

I mercati, non è una novità, sono sempre in continua evoluzione. D’altra parte, spesso si suppone che i cambiamenti avvengano gradualmente senza troppi scossoni.

La realtà risulta essere ben diversa. Tra gli addetti ai lavori si è già capita una cosa molto importante. Nel giro di pochi giorni il mondo finanziario ha dato dei segnali molto potenti di cambio rotta.

Adesso i mercati americani non sembrano più così tanto forti e gli equilibri finanziari non più tanto chiari.

Mai come adesso operare su timeframe brevi deve essere un must nell’operatività di ogni trader intelligente. Lavorare su intervalli temporali troppo ampi, quali ad esempio il settimanale o il mensile, risulta essere un vero e proprio gioco d’azzardo, un reale suicidio finanziario. Spero che chi segue questa linea abbia la sfera di cristallo, altrimenti è certo che presto o tardi se la passerà male.

I micromovimenti del prezzo, invece, non soffrono alcun cambiamento a livello dinamico nel tempo. Infatti, la manipolazione legata ai timeframe più brevi resta la stessa da sempre. Il problema si pone, semmai, quando si cerca di operare su grafici più ampi.

Il motivo è presto detto. Per una questione di volumi, è molto più facile manipolare un grafico breve. Oltre un certo intervallo temporale si fa sentire prepotentemente l’asimmetria dei mercati e di conseguenza il mercato vero prende la supremazia su quello falso.

Proprio quel falso su cui abbiamo quell’enorme vantaggio che ci permette di guadagnare tutti i giorni con costanza.

 

Buona giornata

Sprappi

Lascia un Commento