Il Minimalismo Finanziario: la Chiave di Volta per Una Vita Libera

Se non controlli alla perfezione le tue uscite sarà il sistema a controllare te. La prima spesa da tenere sotto controllo è quella dell’affitto o del mutuo. Chi ha casa di proprietà ereditata non ha questo problema e può passare oltre. Nel mio caso pago l’affitto, che come il mutuo è una uscita fissa. Pertanto, anche minime variazioni di canone possono fare nella proiezione temporale una grande differenza.

Cerco di tenere l’affitto il più basso possibile, vivo in una casa piccolina di Bologna. Una casa piccola ha enormi vantaggi: paghi poco di affitto, di condominio e di riscaldamento. Come dicevo, essendo una spesa fissa la tengo molto bassa rispetto le mie tasche. L’italiano medio direbbe che sono un taccagno coi riccioletti, ma non sa (forse lo sa e parla per invidia) che mentre lui è a lavorare (anche per me) io me ne sto bellamente a fare sempre quello che mi pare.

Non ho la macchina. Vivendo in centro non ne ho bisogno. Pago un po’ di più di affitto rispetto la periferia e mi muovo a piedi o con i mezzi. Alla peggio prendo il taxi. Come ormai saprai non sono sposato, pertanto non rischio di dover pagare un assegno di mantenimento. Ma soprattutto non ho figli, che assieme alla macchina e alla moglie a carico sono uno dei salassi mortali dell’uomo occidentale contemporaneo.

Ovviamente queste sono tutte scelte personali. Non c’è un giusto e uno sbagliato, ognuno si fa i conti da solo. Certo è che se devi avere moglie e figli e poi sei costretto a stare fuori casa 12 o più ore al giorno per mantenere tutta la baracca, non so se il gioco valga la candela. Se poi hai due o più figli e hai un’entrata medio-bassa, se non sei minimalista nelle tue finanze sei praticamente fottuto con tripla penetrazione.

Viaggio molto, moltissimo. I viaggi incidono quasi un 30% sulle mie uscite annuali, davvero tanto. Ma ne sono più che contento. Paghi per rifare il tetto della tua casa? Io mi faccio un viaggio. Ti si rompe la macchina? Io mi faccio un viaggio. Devi pagare il pediatra? Io mi faccio un viaggio. Tua moglie vuole un gioiello nuovo? Io mi faccio un viaggio. Devi divorziare? Io passo la vita in crociera…eccetera…

Spendo principalmente in cibo, libri e viaggi. Non mi ricordo neppure quando è stata l’ultima volta che mi sono comprato qualcosa da vestire, forse la mia giacca, pagata ben 60€. Quando mi serve qualcosa cerco sempre di averla spendendo poco. Quando è possibile anche gratis, sono ovviamente gli affari che preferisco.

Possiedo pochissime cose, il mio armadio è piccolo. Poche cose e di qualità medio-alta, in modo tale che durino nel tempo. Non compro mai con i saldi, mai, e non acquisto mai qualcosa in virtù di un potenziale uso futuro. Se la compro è perché mi serve adesso.

Ho un budget settimanale e degli obiettivi annuali di spesa massima prevista, considerando tutto, anche eventuali e importanti imprevisti.

E qui arriva la parte fondamentale. Il tasso di risparmio, ovvero la percentuale delle mie entrate che risparmio a fine anno. Cerca di risparmiare almeno 1 euro ogni 5 che guadagni, ovvero devi avere un tasso di risparmio di almeno il 20%. Questo è fondamentale per risparmiare in generale, investire, mettere via sostanze per la vecchiaia e formarti. In realtà la mia percentuale di risparmio è mediamente molto più alta, ma tengo un 20% come obiettivo minimo.

L’italiano medio invece guadagna 1500 euro e pretende di comprarsi un cellulare da 1300 euro e una macchina da 50.000 euro. Il bene materiale viene considerato come l’indice del proprio successo come essere umano. Per me, che un paio di scarpe da 100 euro mi durano cinque anni, è pura follia. E poi non spendo mai più di 400 euro per comprare lo smartphone, la fascia media per le mie esigenze è la migliore.

Me ne fotto del giudizio altrui. Sempre. Anche se viene da un caro amico, anche se viene dai miei genitori. Vado sempre dritto per la mia strada. Ascolto cordialmente tutti, ma poi alla fine della fiera faccio sempre quello che mi pare. Perché ho una visione e una filosofia di vita molto precise, e perseguo unicamente quelle.

Il minimalismo finanziario me lo porto dentro da quando sono bambino. Ho cominciato a risparmiare che avevo 7 anni, e in banca a 18 anni avevo già più soldi di mio padre che ha sempre vissuto oltre le proprie disponibilità. Anche questa è una filosofia di vita, per quanto scellerata. Ma per fortuna, non mi è mai appartenuta.

Per vivere bene, vivere libero dal giogo del denaro e del sistema, rimango ogni anno molto al di sotto delle mie possibilità. E questo, alla lunga, mi permette di passare la vita a guardare gli altri farsi il culo mentre lavorano per quattro spicci. Ed io, 24 ore su 24, sono padrone totale del mio tempo.

E tu, a quale filosofia finanziaria appartieni? Vivi sopra, sotto o a pareggio rispetto le tue possibilità? Scrivimelo nei commenti, sono proprio curioso della tua esperienza e del tuo punto di vista. Se poi sei timido e non vuoi esporti pubblicamente mandami una mail, la leggerò con grande piacere e ti risponderò quanto prima.

Un caro saluto
Vittorio
trading.assistenza@gmail.com

6 thoughts on “Il Minimalismo Finanziario: la Chiave di Volta per Una Vita Libera

  1. Ciao,
    ci siamo già sentiti l’estate scorsa, ho partecipato alllo Sprappi live on summer (grande evento).
    La frugalità nella mia vita è stata fondamentale per permettermi la libertà finanziaria prima dei 40
    anni. Niente affitti, niente mutui, una macchina sola, usata e sempre in garage. Due figli allevati allo stesso modo, niente vacanze, niente mangiate fuori, niente vestiti o scarpe griffate. Tutti a criticare accusandomi di voler portare tutti i soldi nella tomba ( solo invidia). Devo confessarti che sono andato anche a rovistare nei cassonetti del cartone…per non dimenticare mai che senza soldi in questa società sei morto.
    I criticoni della prima ora adesso non possono permettersi nemmeno di scaldare adeguatamente la casa
    oppure il dentista. Comunque me ne sono sempre infischiato dei giudizi degli altri (indosso anche scarpe
    semidistrutte). Si vive una volta sola e la libertà finanziaria presuppone un grande tasso di risparmio,
    soprattutto all’ inizio, per poter creare la massa critica necessaria agli investimenti.
    Ho suggerito ad alcuni che mi chiedevano delucidazioni in merito, di vendersi la seconda casa per poter avere liquidità da investire. MI hanno fulminato con gli occhi. La libertà è per pochi e forse è giusto cosi’
    Un caro saluto.
    Daniele

    • Ciao Daniele, grazie della tua storia. Condivido pienamente le cose che hai detto, essere frugale consente di ottenere quello che i consumisti non potranno mai permettersi. La libertà. Il denaro mi serve a comprare la cosa più preziosa che esiste, il tempo. Tempo che la gente comune non avrà mai, tutti impegnati a lavorare come matti per permettersi inutili beni materiali e mantenere stili di vita che vanno ben oltre le proprie capacità finanziarie. Primo punto, sviluppa abilità che ti permettano di guadagnare molto bene. Secondo, quando hai le spalle bene coperte da, come dici tu, una massa critica sufficiente, hai raggiunto il traguardo. Sei libero. Ma appunto, la ricchezza è roba per pochi, per diversi. Come fai a fare capire al popolino che più spendi e più devi lavorare? Ma va bene così. Più catene per loro e più libertà per noi.

      Stammi alla grande
      Vittorio

  2. Mi trovi d’accordo Vittorio, ho la stessa macchina dal 2009 mi compro da vestire forse una volta l anno e spesso una cosa alla volta di qualità, non amo centri commerciali e non ho mai fatto la fila per gli sconti! Ho un mutuo ma vivo sotto le mie possibilità dal punto di vista economico, non bado a spese se faccio una bella cena e non bado a spese per lo sport tennis , cioè ci spendo quello per cui di solito una persona ci paga la rata della BMW alcuni mesi, ovviamente mi criticano soprattutto i miei che vorrebbero vedermi con una bella macchina o che spenda qua e là e la mia ragazza che non vive pienamente questa filosofia ma è di altra scuola, ma io non sono mai cambiato anzi ho intenzione di “peggiorare” 🙂 per adesso purtroppo lavoro ancora le 8 ore al giorno ma risolto questo il gioco è fatto!! Ah aggiungo che anche io non compro mai niente che non mi serve anche perché mi fa estrema fatica perdere tempo ad andare per centri commerciali ad acquistare il superfluo,mi svuota… Questa è la mia piccola storia finanziaria più o meno! Grazie del tuo articolo 🙂

    • Ciao Gianluca, spesso al giorno d’oggi, quando si sceglie di vivere una vita semplice e semplificata, è difficile farsi capire dalle persone. Soprattutto dalle generazioni precedenti, quelle che, diciamolo chiaramente, hanno mangiato tutto il mangiabile, e che pensano che si tratti di una triste rinuncia. Quando in realtà è una scelta ponderata, che mette al centro della propria vita le cose davvero importanti e non il mero, il vuoto e l’inutile consumo.

      Grazie di avere condiviso il tuo punto di vista e un caro saluto
      Vittorio

  3. Ciao Vittorio,
    ci siamo conosciuti online estate scorsa durante ” Sprappi live on summer “.
    Concordo con le tue idee di vita ed in parte sono come te. Non mi manca niente, ma non butto via niente per potermi permettere il veramente necessario.
    Grazie per tutto.
    Sereno anno nuovo.
    Cristina

    • Ciao Cristina, bentrovata e grazie per il messaggio. Aristotele diceva: “mi piace passeggiare per il mercato e osservare tutto ciò di cui non ho bisogno”. Io spesso faccio lo stesso, cammino per la mia città anche a lungo nella consapevolezza che non spenderò mai un centesimo inutilmente. In un’epoca dove acquistare compulsivamente è cosa normale, chi ha il carattere per negarsi è secondo me un passo avanti. In relazione alla persona media, ma anche rispetto i tempi.

      Un caro saluto e buon anno a te
      Vittorio

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