Il Lavoro dei Sogni è Solo Una Lurida Trappola del Sistema

Quando siamo bambini e iniziamo la prima elementare non lo sappiamo. Ma lo Stato ci sta formando per essere dei bravi ed operosi cittadini. L’obiettivo è presto detto: diventare dei lavoratori e soprattutto dei contribuenti. L’educazione e la formazione disinteressata come esseri umani viene completamente in secondo piano.

E’ un lento e progressivo lavaggio del cervello. Alla fine lo scopo è solo uno. Finire gli studi e andare a lavorare. Lo studio ha un secondo fine, l’incasellamento nell’arnia sociale. Cosa vuoi fare da grande? Ecco la domanda tipica che si fa a un bambino. E ancora meglio, qual è il tuo lavoro dei sogni?

Dietro questo quesito vi è a mio parere un’altra questione ad essa strettamente correlata. Può essere un lavoro qualcosa che noi addirittura sogniamo di fare?

Sinceramente tra lavorare e non lavorare preferisco sempre il non fare niente. O almeno, fare qualcosa è positivo e attraente quando questo qualcosa viene fatto per diletto, per divertimento. L’idea stessa di lavoro invece va oltre il divertissement. In qualche modo bisogna portare la pagnotta a casa e il lavoro sembra essere una vera e propria imposizione data dalla vita stessa.

Eppure c’è tanta gente che vive senza lavorare. Fa girare i soldi, o meglio, fa girare i propri business e questi gli forniscono più o meno automaticamente quanto serve alle proprie tasche.

Quello che qui critico aspramente è l’idea di dovere a tutti i costi cercare il lavoro dei sogni. Io non volevo mica fare il trader o l’analista finanziario, nei miei sogni di adolescente. Neanche per idea. Il mio sogno mi vedeva ricercatore in fisica teorica e magari un giorno anche professore universitario. Ma poi la vita mi ha portato altrove.

A questo punto, se un lavoro va le l’altro, e un lavoro bisogna pur farlo per sbarcare il lunario, allora tanto vale trovare qualcosa che paghi tanto e che permetta di non essere impegnati per troppe ore a settimana.

Nel trading io ho il mio obiettivo giornaliero e settimanale. Quando li raggiungo mi fermo e vado a fare altro. L’idea del trader che sta sedici ore al giorno sui grafici non mi appartiene. Anzi, la ritengo totalmente folle. Stare tanto davanti ai grafici significa perdere energie, lucidità, potenzialmente denaro e soprattutto tempo prezioso a tutte le meraviglie che la vita può regalarti.

Non cercare il lavoro dei sogni. Piuttosto mira a trovare una attività che con una, massimo due ore al giorno ti possa garantire un’ottima stabilità economica. Il Sistema in tal senso non ti può aiutare in alcun modo, in quanto schiaccia l’individuo pagandolo il minimo di sussistenza.

Quanto basta per renderti schiavo, ma non abbastanza povero da prendere in mano il forcone e andare a fare la rivoluzione. Il Sistema lo sa quanto ti serve e ti fa i conti in tasca. Sa anche che probabilmente fai qualche lavoretto in nero. Conosce quanto spendi per le vacanze e per mantenere gli studi dei tuoi figli. Sa quante volte scopi e quanti preservativi bucati compri.

Il Sistema ti vede. Se vuoi essere libero devi avere il coraggio di uscire fuori dalla caverna e guardare la luce direttamente con i tuoi occhi, senza mediazioni di sorta. Il Sistema ti lava il cervello da quando sei nato. Sa cosa ti fa più paura. Sa che hai paura di rimanere senza soldi e ti spinge verso il lavoro dipendente con l’idea della maggiore stabilità. Ma è solo un lurido inganno.

Tutta la tua vita gira intorno a delle paure. Se vuoi essere libero devi prendere la consapevolezza che tali paure sono solo fantasmi creati a tavolino per renderti sempre più schiavo.

Sii spregiudicato, sii finanziariamente anarchico. E soprattutto non idealizzare quello che fai per campare, perché in fondo è solo un lavoro. Tu sei molto, ma molto di più.

 

Buon sabato a te
Vittorio
trading.assistenza@gmail.com

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