Mi sveglio generalmente tra le nove e mezza e mezzogiorno. Lente coccole ai gatti e poi faccio con calma colazione, bagno e poi mi metto a scrivere. Aperitivo con frutta secca e intanto preparo il pranzo per me e la mia compagna se è a casa. Nel dopopranzo di solito si parla di massimi sistemi, leggo un libro e mi aggiorno sulle sfighe del mondo.
Nel pomeriggio lavoro. Al massimo due ore. O opero sugli americani due ore, o faccio due ore di lezione. O un’ora di mercati e un’ora di lezione. Lavorare troppo fa male.
Stacco dal lavoro che sono massimo le 17. Esco per la merenda e un immancabile latte macchiato. Passeggiata nel meraviglioso centro della mia città facendo capolino in qualche libreria e progettando cosa mangiare alla cena, che non finirà mai dopo le 19.
Ogni tanto si esce con qualche amico. Mi concedo una, massimo due birrette a settimana. Se sono a casa posso leggere, suonare un po’ la chitarra e poi verso le 23 mi metto a guardare un documentario, una lezione di filosofia o qualche video che mi interessa.
Mi sdraio a letto tra l’una e l’una e mezza. Dormo tra le 9 e le 11 ore.
Questo accade quando sono a casa. Quando viaggio è chiaramente tutta un’altra storia. Ma come vedi la mia è una vita normalissima, frugale e per quanto posso libera.
Non fumo, bevo pochissimo. Non ho moglie, non ho figli, non ho casa, non ho macchina. Pochi vestiti, due paia di scarpe e due paia di occhiali. Non ho quasi niente.
Ma in fondo, ho tutto.
E tu che abitudini quotidiane hai? Vivi sereno o sei in trappola? Scrivimelo nei commenti qua sotto, sono proprio curioso.
Un caro saluto
Vittorio
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