Sono sempre stato del parere che i grandi disastri derivino dai piccoli gesti quotidiani. E’ una cosa che ho cominciato a sospettare fin da ragazzino. Sentivo di gente che guadagnava 1.000 e rimaneva senza soldi, altra che guadagnava 3.000 e rimaneva senza soldi, e altra ancora che addirittura portava a casa 10.000 e rimaneva senza uno spicciolo.
Pensare di avere una sola vita e sprecarla per rincorrere il denaro penso sia pura follia. I soldi equivalgono, pensandoci bene, alla fatica e al tempo che impieghiamo per ottenerli. Bisogna portare rispetto per il denaro. Una banconota da 100 euro materialmente è un pezzo di carta, ma simbolicamente è un pezzo della tua vita, della tua esistenza. Al più, se li hai ereditati o ricevuti in regalo saranno parte della vita di qualcun altro. Ma sempre di vita si tratta.
Devo dire che da sempre, per mia indole personale, amo vivere con poco. D’altra parte adoro anche le comodità, e visto che non ho una automobile di proprietà, mi sposto ad esempio spesso in taxi. Che in ogni caso, conti alla mano, mi costerà certo meno di acquistare e mantenere una macchina nuova, che appena la compri è già svalutata della metà. I conti, così mi è stato insegnato da bambino, si fanno calcolatrice alla mano e sulla proiezione temporale, non sul singolo sporadico acquisto.
L’uomo è un essere abitudinario, ed è un attimo effettuare ogni giorno uno o più acquisti che ci fanno davvero buttare nel cesso i soldi. Lasciamo stare il caffè al bar, per molti è sacro e diciamo che non si tocca. Ma il gratta e vinci no, quella è la tassa sulla speranza. Le sigarette proprio no, quelle ti ammazzano. L’aperitivo cinque volte a settimana quando stacchi dal lavoro è esagerato. Facciamo due conti. Sommiamo solo queste tre cose e abbiamo già speso almeno 15 euro al giorno. In un anno fanno quasi 5400 euro. Soldi che avresti potuto usare in altro modo, magari investirli in asset o nella tua formazione. Ma se proprio proprio, fatti un bel viaggio cristo santo!
I vizi si pagano, e lo sapeva bene Mandeville quando scrisse La Favola delle Api. Togli i vizi dalla società e collasserà l’intero sistema economico. Magari un po’ esagerato, ma un fondo di verità di sicuro c’è. Immagina, per assurdo, di togliere completamente dalla tua vita anche solo bar e ristoranti. Non ne hai di certo bisogno per vivere, eppure li frequenti e ci lasci tanti quattrini tutti gli anni. Ovviamente era solo un esempio, non prendermi alla lettera. Io amo andare fuori a mangiare, chi mi conosce lo sa. Ma il ristorante è l’eccezione che conferma la mia regola, ovvero la regola della parsimonia.
Parsimonia. La parolina magica che può tirarti fuori dai tuoi guai finanziari. Quando ho un dubbio legato alle mie economie mi chiedo: sto agendo con parsimonia o sto esagerando, sto sperperando inutilmente?
Senza stare a comprare libri su libri di finanza personale. Con i quali sinceramente mi ci pulisco allegramente il culo. La regola della parsimonia è una regola d’oro, perché è basata sul buonsenso che abbiamo tutti. Ecco, quella vocina la devi ascoltare, perché è lei che ti può guidare fuori da tutti i tuoi disastri finanziari. La parsimonia ti aiuterà a limare tutti quei vizi che ti portano quotidianamente a buttare denaro nel cesso. Per dedicare poi quel denaro ad obiettivi più importanti.
Perché in fin dei conti il denaro va usato. Nessuno qui vuole avere la bara imbottita di soldi. Sinceramente lascio volentieri il titolo di più ricco del cimitero a qualcun altro.
Quello sopra è il grafico settimanale di Euro-Dollaro. Sai cosa ripeto da mesi ai miei allievi? Che in ogni caso la coppia tornerà con grandissima probabilità a 1,20. E’ quello infatti il livello del Vero Minimo di mercato. Tutto il resto, come diciamo noi, è bolla.
Buon fine di settimanazza
Vittorio
trading.assistenza@gmail.com